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Francesco all’Angelus: tanti sono i Santi della porta accanto

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Antoine Mekary | ALETEIA

Vatican News - pubblicato il 01/11/19

Nell'odierna solennità di Tutti i Santi, il Pontefice ricorda i tanti testimoni che "vivono vicino a noi e sono un riflesso della presenza di Dio"

di Emanuela Campanile – Città del Vaticano

In questa giornata che prometteva pioggia a dirotto, il cielo è stato clemente, sorprendendo con il suo brillante azzurro i fedeli radunati a piazza San Pietro. Almeno durante l’Angelus, dedicato alla solennità di Tutti i Santi, che oggi la Chiesa celebra, e di cui Papa Francesco ha parlato mettendone in rilievo la forza e la bellezza. “I Santi e le Sante di ogni tempo – ha spiegato il Pontefice – non sono semplicemente dei simboli, degli esseri umani lontani, irraggiungibili. Al contrario, sono persone che hanno vissuto con i piedi per terra”.

“ Hanno sperimentato la fatica quotidiana dell’esistenza con i suoi successi e i suoi fallimenti, trovando nel Signore la forza di rialzarsi sempre e proseguire il cammino – Papa Francesco ”

Con la grande semplicità di sempre, Francesco ricorda ad ognuno di noi chi sono i Santi e come hanno vissuto “il pellegrinaggio terreno”:

Hanno sperimentato la fatica quotidiana dell’esistenza con i suoi successi e i suoi fallimenti, trovando nel Signore la forza di rialzarsi sempre e proseguire il cammino. Da ciò si comprende che la santità è un traguardo chenon si può conseguire soltanto con le proprie forze, ma è il frutto della grazia di Dio e della nostra libera risposta ad essa. Quindi la santità èdono e chiamata.

La santità: dono e chiamata

La santità, avverte e prosegue il Papa, non è merce di scambio proprio in virtù del suo essere dono della grazia di Dio:

E’ qualcosa che non possiamo comperare o barattare, ma accogliere, partecipando così alla stessa vita divina mediante lo Spirito Santo che abita in noi dal giorno del nostro Battesimo. Si tratta di maturare sempre più la consapevolezza che siamo innestati in Cristo, come il tralcio è unito alla vite, e pertanto 

“Chiamata”, è l’altro aspetto di questo dono “che possiamo accogliere”, dice il Pontefice, e che ci interpella fino a renderci responsabili di “assumere un serio e quotidiano impegno di santificazione” cercando di vivere ogni cosa con amore” e “con carità”:

Ma la santità, oltre che dono, è anche chiamata, vocazione comune dei discepoli di Cristo; è la strada di pienezza che ogni cristiano è chiamato a percorrere nella fede, procedendo verso la meta finale: la comunione definitiva con Dio nella vita eterna. La santità diventa così risposta al dono di Dio, perché si manifesta come assunzione di responsabilità. 

Gli occhi verso il Cielo

Rivolgere lo sguardo ai Santi, è quando la Terra guarda al Cielo, quando noi “pellegrini nella città terrena, affaticati dall’asprezza del cammino” guardiamo alla “Città santa alla quale guardiamo con speranza, come alla nostra mèta definitiva“:

Sono fratelli e sorelle che hanno ammesso nella loro vita di avere bisogno di questa luce divina, abbandonandosi ad essa con fiducia. E ora, davanti al trono di Dio, cantano in eterno la sua gloria. Guardando alla loro vita, siamo stimolati a imitarli. Tra loro ci sono tanti testimoni di una santità ‘della porta accanto, di quelli che vivono vicino a noi e sono un riflesso della presenza di Dio’.

Qui l’articolo originale apparso su Vatican News

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