Don Giuseppe Tomaselli nacque il 26 gennaio 1902 a Biancavilla in provincia di Catania da Salvatore e Maria Greco e morì in concetto di santità il 10 maggio 1989. Divenuto sacerdote salesiano nel 1926 cominciò il suo lungo ministero durato quasi 63 anni duranti i quali ha ricoperto vari incarichi: parroco, insegnante, cappellano presso comunità religiose, esorcista ed apostolo della buona stampa cattolica. scrisse un centinaio di semplici libretti devozionali ed apologetici che stampò in milioni di copie e che diffuse in Italia e anche all’estero. Questi preziosi libretti vengono ancora stampati e distribuiti dai suoi figli spirituali riuniti nell’Opera Caritativa Salesiana di Messina.
Durante la sua vita lavorò con grande ardore per la salvezza delle anime, per le quali Gesù Cristo ha sacrificato la sua vita sulla croce del Golgota. Don Giuseppe Tomaselli era sempre disponibile ad aiutare il prossimo sia materialmente che spiritualmente. Se veniva chiamato nel cuore della notte per amministrare gli ultimi sacramenti ad un moribondo, accorreva prontamente, consapevole del fatto che Gesù Cristo desidera ardentemente la salvezza di ogni singola anima. Lo zelo per la santificazione e la salvezza delle anime è stato sempre un’ aspetto caratteristico della vita sacerdotale di Don Giuseppe. Un autentico salesiano era devotissimo alla Madonna.
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Enorme fu la sua gioia quando il 1 novembre del 1950, il grande Pontefice Pio XII (al secolo Eugenio Pacelli), decretò in maniera solenne e definitiva, essere dogma divinamente rivelato che la Beata Vergine Maria al termine della vita terrena venne assunta nella gloria dei cieli in anima e corpo. Tra le sue letture preferite c’erano tra gli altri gli scritti di Santa Teresa di Lisieux, Sant’Alfonso Maria de Liguori, Suor Josefa Menendez, San Tommaso d’Aquino ed ovviamente San Giovanni Bosco. Anche negli ultimi anni di vita, vestiva sempre con l’abito talare, dando il buon esempio ai confratelli. Non gli piacevano i discorsi sdolcinati che anestetizzano le anime, ma denunciava in maniera energica le bugie del mondo. Il giornalista Giuseppe Portale ha ricevuto dai salesiani dell’ispettoria di Sicilia il manoscritto originale del diario intimo di don Tomaselli e lo ha stampato grazie alla casa editrice Segno di Udine.
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Don Tomaselli scrive alle pagine 104-105 del suo diario spirituale segreto:
“L’opera diabolica non mi dava requie. Accenno qualche cosa. Avevo pubblicato un libretto: “33 Perché”. Un giorno avevo preparato una buona spedizione; dovevano partire due mila libri. La mattina, verso le ore sei, mentre mi disponevano ad alzarmi, venne il demonio nella mia camera. Mi afferrò per il collo, mi strinse fortemente le braccia e le spalle, mise le manacce sul mio stomaco ed io sentivo il contatto fisico, come se il demonio avesse il corpo umano. Non potei guardarlo in faccia, perché mi afferrò lateralmente dal lato destro. In ogni assalto diabolico la mia arma è questa invocazione, che ripeto con fede: “Gesù, il tuo Sangue abbatta il demonio e fortifichi me!”. Gesù, in seguito, disse: “Il demonio ti ha assalito, perché arrabbiato per quell’abbondante spedizione di buona stampa”.
Ma altro è ciò che avviene negli assalti, che si direbbero più forti, ed altro è ciò che avviene con certa frequenza, anche in modo sconcertante, quando vengono nel letto, mentre sono coricato, in parecchi demoni, quasi sempre in aspetto di donne. Con l’esperienza ho imparato un bel segreto, che mettendolo in atto, dà tanta gloria a Dio; difatti, agendo così, Gesù mi dice sempre: “ Bravo!”. Il segreto è questo: “Tu, demonio, mi hai disturbato? Eccoti la risposta: Ho intenzioni disponibili di sante Messe. Applicherò una, due, tre ed anche cinquanta Sante Messe per le anime che sono nel tuo regno, affinché molte anime lasciano te e ritornino a Dio!”.