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Come è possibile cambiare il cuore?

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By Masson|Shutterstock

don Luigi Maria Epicoco - pubblicato il 15/10/19

Gesù nel Vangelo di oggi dà questo suggerimento: "date in elemosina quel che c'è dentro, ed ecco, tutto per voi sarà mondo". Il dono di noi stessi è ciò che ci guarisce, ci illumina, ci giustifica.

In quel tempo, mentre Gesù stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo.

Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro» (Luca 11,37-41)

“Dopo che ebbe finito di parlare, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli entrò e si mise a tavola”. Non è vero che Gesù va a pranzo solo con gente poco raccomandabile, Egli accetta inviti anche da parte di gente che ha le carte in regola, ma che forse ha bisogno di rimettere in regola la mentalità e le intenzioni del cuore: “Il fariseo si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. Allora il Signore gli disse: «Voi farisei purificate l’esterno della coppa e del piatto, ma il vostro interno è pieno di rapina e di iniquità. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Piuttosto date in elemosina quel che c’è dentro, ed ecco, tutto per voi sarà mondo”. In un sol colpo Gesù ribalta la situazione. La giustizia, la lealtà, la correttezza, non consistono in un salvare l’esterno della nostra vita. I giusti non solo coloro che salvano la faccia, ma coloro che hanno un cuore completamente diverso. Ecco perché tutto il cristianesimo consiste nell’impegnarsi a rimettere a posto soprattutto la nostra interiorità, affinché ciò che appare di noi non sia solo apparenza, ma evidenza di ciò che siamo realmente dentro. La vera domanda allora è: come è possibile cambiare il dentro del nostro cuore? Gesù dà questo suggerimento: “date in elemosina quel che c’è dentro, ed ecco, tutto per voi sarà mondo”. Il dono di noi stessi è ciò che ci guarisce, ci illumina, ci giustifica. Più siamo concentrati a correggere i nostri difetti e più sembra che essi aumentino, allora è come se Gesù ci dicesse: “concentrati ad amare di più gli altri, e non concentrarti troppo su te stesso e sulle tue performance”. Infatti la fede cristiana non è diventare migliori da soli, ma migliorare nell’amore. E per migliorare nell’amore bisogna accorgersi che esiste anche qualcun altro oltre il nostro io. La sindrome del fariseo è pensare che l’io sia la cosa che conti di più, anche in termini di santità. Il cristianesimo è il dono di sé, e la detronizzazione di ogni forma di “ego”.
Luca 11,37-41
#dalvangelodioggi

QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE PUBBLICATO DA DON LUIGI MARIA EPICOCO

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