Terzo: l’atteggiamento francescano – ospitalità intergalattica
Come ha affermato nel 2008 l’astronomo vaticano padre José Gabriel Funes, “visto che sulla Terra esiste una molteplicità di creature, potrebbero esserci anche altri esseri, anch’essi intelligenti, creati da Dio… Per dirla con San Francesco, se consideriamo le creature terrene come ‘fratello’ e ‘sorella’, perché non possiamo parlare anche di ‘fratello extraterrestre’?”
C.S. Lewis ha detto lo stesso: “Se ci sono altre specie, dovremmo accoglierle. La nostra lealtà non è verso la nostra specie, ma verso Dio. Coloro che sono, o possono diventare, suoi figli sono nostri veri fratelli anche con conchiglie o zanne”.
È un problema che i cristiani hanno affrontato nel corso della storia, e l’insegnamento della Chiesa ha visto la dignità in ogni nuovo popolo incontrato, dagli slavi ai mongoli, ai nativi del Nuovo Mondo. È iniziato tutto con il Libro degli Atti, quando i cristiani dubitavano che i gentili potessero essere battezzati, finché San Pietro non li ha accolti.
Commentando il passo in cui lo ha fatto, Papa Francesco ha detto: “Se domani venisse una spedizione di marziani, per esempio, e alcuni di loro venissero da noi, ecco… marziani, no? Verdi, con quel naso lungo e le orecchie grandi, come vengono dipinti dai bambini … E uno dicesse: ‘Ma, io voglio il Battesimo!’. Cosa accadrebbe?”
Ha lasciato la domanda aperta, il che ci porta a un quarto atteggiamento.
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Quarto: l’atteggiamento L’Engle – non ne sappiamo nulla finché non li incontriamo
Dovremmo battezzare gli extraterrestri?
Sappiamo che gli angeli esistono, senza corpo, e che hanno affrontato una scelta per o contro Dio. Noi abbiamo affrontato la stessa scelta, siamo caduti attraverso Adamo ed Eva, e il loro peccato originale è passato per propagazione a ciascuno di noi, per cui tutti dobbiamo essere battezzati.
Ma possiamo solo immaginare come potrebbero essere gli extraterrestri. Verrebbero redenti da Cristo? Verrebbero redenti da qualche altra incarnazione – o ci sarebbe qualche altro mezzo oltre all’incarnazione? Sarebbero senza peccato?
L’autrice cristiana Madame L’Engle, che insieme a C.S. Lewis immaginava altri mondi di persone sia cadute che non cadute, rifiutava di rispondere alla domanda in quanto collegata al mondo reale.
“Credo che possiamo comprendere le questioni cosmiche solo attraverso i particolari. Posso comprendere Dio solo attraverso un particolare specifico, l’incarnazione di Gesù di Nazareth”.
Il grande teologo padre Reginald Garrigou-Lagrange ha detto lo stesso. Non sappiamo chi altro ci sia lì fuori, quindi “restringiamo le nostre domande al nostro pianeta”.
Gli alieni spaziali hanno bisogno di redenzione? Teniamo in caldo la domanda finché non ne incontreremo uno – dopo tutto, probabilmente non accadrà mai.