La mistica visse un anno molto difficile: il 1945. Da brividi i resoconti delle voci demoniache che la tormentavano
Nella vita della mistica Maria Valtorta c’è un anno che più degli altri è stato difficile e logorante: il 1945.
Ne parla in “Il Cielo in una stanza – Vita di Maria Valtorta” (edizioni Fede e Cultura)don Ernesto Zucchini.
L’apparizione del demonio
Il 1945, a Maria Valtorta, si presentò con la faccia del Diavolo. Le parole che ha scritto nei dettati si riempirono di visioni particolari. Il 26 gennaio si presentò il demonio:
“Se non fosse tempo di coprifuoco – scriveva la mistica – l’avrei mandato a chiamare, tanto sono stata terrorizzata dall’apparizione del demonio. Vero demonio, senza camuffamenti di sorta. Ossia un alto, sottile, fumoso personaggio dalla fronte bassa e stretta, viso puntuto, occhi fondi e di uno sguardo talmente cattivo, ironico, falso, che per poco non mi sono data a gridare al soccorso. Stavo pregando, al buio della mia stanza, mentre Marta era in cucina, e pregavo proprio il Cuore Immacolato di Maria, quando presso la porta chiusa mi è apparso lui. Scuro nello scuro, eppure ne ho visto tutti i particolari del corpo nudo e brutto non per deformità ma per un che di ferocia e di serpentino che traspariva da ogni suo membro. Non ho visto né corna né coda, né piede biforcuto, né ali come generalmente lo figurano. Ma tutto il suo mostruoso era nell’espressione. Per dire quello che era dovrei dirlo: Falsità, Ironia, Ferocia, Odio, Agguato. Questo era quanto diceva la sua espressione subdola e cattiva. Mi derideva e mi insultava. Ma non osava venire più accosto. Era là, inchiodato presso l’uscio. Vi è stato lo spazio di un buon dieci minuti e poi se ne è andato. Ma io sudavo freddo e caldo insieme”.

L’intervento di Gesù
La voce interiore che indirizzava i suoi scritti, una volta spenta la visione demonica, provò a tranquillizzarla:
“Mentre sgomenta mi chiedevo perché di quella venuta, ha detto Gesù: ‘Perché tu lo avevi così duramente respinto nel suo principale elemento’. (Mentre pregavo Maria, mi era tornata insistente la… non so come chiamarla, perché non è voce, non è idea, non è mente eppure è qualcosa che dice: ‘Se non c’eri tu qui succedeva qualcosa. Per tuo merito non è accaduta. Perché tu sei tanto amata da Dio’. Io, non so se faccio bene o male, ma mi pare di fare bene, quando sento questo dico: ‘Va’ via, Satana. Non mi tentare. Perché se è Gesù che dice questo lo accetto. Ma nessun altro lo deve dire per stuzzicare”.

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La battaglia tra Maria e il demonio continuò.