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Quali sono le mancanze gravi nei confronti del primo comandamento?

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Reginaldo Manzotti - pubblicato il 18/09/19
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Mettere Dio al secondo posto nella vita, dopo il denaro, ad esempio, è una di questeI comandamenti di Dio iniziano dicendo “Amerai Dio al di sopra di tutto”. Il primo comandamento si riferisce all’amore di Dio, e Gesù lo ha riassunto in questo modo: “Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente” (Matteo 22, 37). Sono parole che derivano dall’Antico Testamento: “Ascolta, Israele: il Signore, il nostro Dio, è l’unico Signore” (Deuteronomio 6, 4).

Il primo comandamento, “Amare Dio al di sopra di tutte le cose”, condanna il politeismo (cioè il fatto di avere più dèi), e ogni forma di idolatria, ovvero adorare altri dèi.

Ma cos’è l’idolatria? È tutto ciò che nel nostro cuore occupa il posto di Dio. Il primo comandamento è contrario al fatto di porre altri dèi al posto di Dio. Adorare Dio, pregarlo, offrirgli il culto che gli è dovuto e mantenere le promesse fa parte del primo comandamento.

Ma quali sono le mancanze gravi contro il primo comandamento? La superstizione è uno degli esempi. “Non passo sotto la scala perché porta sfortuna”, “Uso un nastro rosso per avere fortuna”. Ma in che misura questo offende Dio? La risposta è: o crediamo che sia Dio, nostro unico Signore, o no.

Attualmente viviamo la fase peggiore dell’ateismo, soprattutto in famiglia. Resto perplesso vedendo nonni, genitori e figli che stanno diventando atei. E non stiamo parlando di una negazione diretta di Dio, perché ogni negazione è un’affermazione. Parlo dell’indifferenza. E l’indifferenza religiosa è la forma peggiore di ateismo.

Ad esempio, l’indifferenza nell’andare in chiesa, nella preghiera, nella devozione, l’indifferenza su quello che è l’Eucaristia. Sono angosciato, perché tanti bambini e adolescenti non hanno fatto la Prima Comunione e la Cresima. I figli non vanno più a catechismo. E questa indifferenza è una forma di ateismo. Una mancanza grave contro il primo comandamento.

Anche magia, spiritismo, idolatria e simonia (commercio di funzioni sacre – voler comprare la grazia di Dio) sono mancanze gravi contro il primo comandamento, come la blasfemia nei confronti di Dio e dei santi.

Tentare Dio, ricorrere a Satana e ai demoni per scoprire il futuro, consultare l’oroscopo, la negromanzia, l’invocazione dei morti, le messe nere, i cartomanti, l’interpretazione della sorte, il ricorso ai medium… Tutto questo nasconde una volontà di potere sul tempo, sulla storia e sulla Provvidenza di Dio.

Troviamo quello che la Bibbia chiama occultismo in questi testi: Levitico 19, 31; Deuteronomio 3, 19; e Prima Lettera ai Corinzi 10, 12-13.

Anche la stregoneria ferisce il fatto di “Amare Dio al di sopra di tutte le cose”. Parliamo di persone che vogliono addomesticare i poteri occulti. La superstizione è la deviazione del sentimento religioso. È credere, ad esempio, nella sorte. “Vado a Messa, ma dentro casa devo avere un ferro di cavallo, o un quadrifoglio. Sono cattolico ma credo agli amuleti”.

Nella Prima Lettera ai Corinzi 10, 19-22 si legge:

“Che cosa sto dicendo? Che la carne sacrificata agli idoli sia qualcosa? Che un idolo sia qualcosa? Tutt’altro; io dico che le carni che i pagani sacrificano, le sacrificano ai demòni e non a Dio; ora io non voglio che abbiate comunione con i demòni. Voi non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; voi non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni. O vogliamo forse provocare il Signore a gelosia? Siamo noi più forti di lui?”

In questo testo e in altri successivi si parla di come superare l’idolatria, la pratica pagana.

L’azione di tentare Dio consiste nel mettere alla prova, con parole o azioni, la bontà e l’onnipotenza. Il peccato grave nei confronti del primo comandamento è mettere Dio al secondo posto come fanno molti: il denaro al primo posto, poi Dio. Chi ama Dio compie i suoi comandamenti e la sua volontà.