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Sapete di essere troppo pii quando…

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Tom Hoopes - pubblicato il 16/09/19

State attenti a queste trappole, perché Gesù stesso ci dice di stare in guardia

Gesù ha messo in guardia varie volte sull’eccessiva pietà.

“Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli”, ha detto, specificando perfino che alcune persone molto pie verranno escluse: gente che profetizza, caccia demoni e compie opere potenti nel Suo nome.

In un altro passo, sembra suggerire che anche chi va spesso a Messa potrebbe essere coinvolto in tutto questo, affermando che alcuni diranno “Noi abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza, e tu hai insegnato nelle nostre piazze”, e si sentiranno rispondere “Io vi dico che non so da dove venite. Allontanatevi da me, voi tutti, malfattori”.

E allora, come sapere se si è troppo pii? È facile. Sapete di essere troppo pii…

Quando le vostre pratiche pie interferiscono con il vostro stato di vita, che dovrebbe venire al primo posto

L’ho imparato da padre C.M. Buckley, che viveva sul mio stesso piano quando ero all’università. Conosceva così bene le abitudini degli studenti da offrire ogni giorno una Messa alle 22.30, e comprendeva le nostre debolezze al punto da dirci: “Non voglio mai vedervi a Messa se non avete prima finito i compiti”.

Avete il dovere di andare a Messa la domenica, ma non siete obbligati ad andarci tutti i giorni. Dio preferisce che si rispettino i doveri del proprio stato di vita al fatto di saltarli per trascorrere del tempo a Messa, a un’Ora santa o ai vespri.

Se siete all’università, lo studio viene prima di tutto. Se siete un genitore, la vostra famiglia o il vostro lavoro vengono prima.

Giovanni Battista aveva molti seguaci, ma alla fine ha fatto un passo indietro dicendo “Egli deve crescere e io invece diminuire”.

San Benedict Labouré provava lo stesso. Il santo senzatetto francese trascorreva ore inginocchiato in preghiera, ma quando sentiva che qualcun altro entrava in cappella si sedeva rapidamente. Non voleva essere considerato santo perché temeva che avrebbe iniziato a pregare per sembrare bravo, non per Dio.

Mi piace ciò che dice al riguardo San Josemaría Escrivá: “Non voler essere come la banderuola dorata sulla cima di un grande edificio. Per quanto splenda, e per quanto possa stare in alto, non aggiunge nulla alla solidità dell’edificio. Sii piuttosto come un vecchio blocco di pietra nascosto nelle fondamenta, sotto terra, dove nessuno può vederlo. Grazie a te la casa non crollerà”.

Quando pregate più in pubblico che in privato

“Tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa”, ha detto Gesù.

Spesso preghiamo ai pasti, in eventi speciali e a Messa, ma ricorriamo poco alla preghiera personale, ed è una cosa che deve cambiare.

Abbiamo visto tutti le preghiere pubbliche di San Giovanni Paolo II, ma monsignor Slawomir Oder, quando ha diretto la causa di canonizzazione del Pontefice defunto, ha scoperto molto di più. Ad esempio, Giovanni Paolo II ha dormito per la maggior parte della sua vita sul pavimento della sua stanza come forma di mortificazione, e poi spiegazzava il letto per far vedere che ci aveva dormito.

Lo faceva solo per Dio, non lo sapeva nessun altro. È così che dovrebbe essere la nostra vita spirituale.

Quando non sapete perché state compiendo un atto di pietà.

I cattolici si genuflettono davanti al tabernacolo perché contiene la Presenza Reale di Gesù Cristo, loro Signore e re. Per la maggior parte di noi ha significato per buona parte della vita genuflettersi verso la parte anteriore della chiesa prima di entrare in un banco.

Di conseguenza, molti ora si genuflettono prima di entrare nel banco anche quando non c’è alcun tabernacolo al centro della chiesa, e quindi nessun motivo per genuflettersi. Hanno mantenuto la pratica pia, ma ne hanno perso il motivo.

Fate attenzione alle pratiche pie che realizzate senza un buon motivo. Separate dal loro vero obiettivo, possono diventare facilmente gesti vuoti o perfino superstiziosi.

Quando la vostra pietà vi consuma

Nel suo libro Enthusiasm, Ronald Knox ripercorre la storia di varie eresie e continua a veder emergere la stessa tendenza: un gruppo di persone scopre quella che ritiene un’espressione del cristianesimo più pura e intensa e chiede ai propri seguaci più di quello che chiede la Chiesa. Spesso questi gruppi crescono rapidamente e poi si dissolvono altrettano velocemente quando la gente si stanca della disciplina.

John Ghaly ha descritto cos’è accaduto a un amico che pensava che si fosse cattivi cattolici se non si effettuavano ogni giorno un’Ora santa, la Messa, il Rosario e la Liturgia delle Ore. “Ma quando facevo tutte queste cose ero miserabile, e stavo arrivando al punto da abbandonare tutto. Non riuscivo a trovare né pace né felicità”.

Mi piace quello che ha detto al riguardo un teologo: “Attenzione a chiunque prende ciò che è meramente raccomandato e lo rende obbligatorio, o prende qualcosa che la Chiesa permette e lo rende inammissibile”.

Ecco allora quando sapete di essere troppo pii.

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