Aleteia logoAleteia logoAleteia
mercoledì 24 Aprile |
Aleteia logo
Storie
separateurCreated with Sketch.

Eliska, la bambina-miracolo nata nonostante la morte cerebrale della mamma

NEWBORN

Cathopic-Fiore Bagatello

Dolors Massot - pubblicato il 07/09/19

I medici sono riusciti a far sì che nascesse viva anche se la madre era in stato di morte cerebrale dopo un'emorragia cerebrale alla 16ma settimana di gravidanza

Si chiama Eliska ed è nata il 15 agosto nell’Ospedale Universitario di Brno, nella Repubblica Ceca. Il suo caso è quello di una nascita contro ogni pronostico che ha sorpreso la comunità medica, al punto che non esitano a definirla “bambina-miracolo”.

La mamma della piccola è una ragazza ceca di 27 anni che alla 16ma settimana di gravidanza ha subìto un’emorragia cerebrale per via di una malformazione genetica. Da allora, la diagnosi per la giovane era di morte cerebrale.

L’ospedale, ha reso noto Radio Prague International, ha comunicato che in quel momento il feto pesava solo circa 250 grammi, ma l’équipe medica ha ritenuto che con la respirazione assistita e mantenendo le funzioni vitali fosse possibile portare avanti la gravidanza.

Quasi 4 mesi crescendo nel grembo materno

È stato un successo. Eliska è una bambina bellissima che è rimasta 117 giorni nel grembo materno crescendo nonostante la mamma fosse in stato di morte cerebrale. È nata il 15 agosto con parto cesareo, perché i medici ritenevano che rimanere nell’utero potesse essere controproducente.

“La cosa più notevole”, ha affermato l’ospedale, “è la durata del ricovero e quindi le dimensioni e la maturità raggiunte dal feto, che è arrivato a superare i due chili, qualcosa di unico”.

La mamma di Eliska aveva avuto degli attacchi epilettici durante la prima gravidanza, e all’epoca le era stata diagnosticata una malformazione arterio-venosa. Il 21 aprile, durante la seconda gravidanza, quella di Eliska, ha subìto un’emorragia cerebrale per la quale non c’è stata soluzione medica. Nonostante questo, i medici sono riusciti a stabilizzare la sua attività polmonare e renale e il flusso di alimenti che arrivava al feto.

Eliska è nata pesando 2,130 chili per 42 centimetri, e gode di ottima salute.

WEB3-BABZ-NEWBORN-HOSPITAL-shutterstock_638374354-sukanya sitthikongsak-AI

Il medico: “Questo conferma la grande forza della vita umana nascente”

“Si tratta di un caso molto raro, ed entrerà negli annali della medicina mondiale. Conferma la grande forza della vita umana nascente”, ha indicato il dottor Pavel Ventruba, responsabile del dipartimento di Ginecologia e Maternità dell’Ospedale Universitario di Brno.

Il direttore del nosocomio, Roman Kraus, ha spiegato la procedura: “In ogni momento sono state monitorate le funzioni vitali della madre, è stata collegata alla ventilazione e le sono stati somministrati alimenti e medicinali. Ogni giorno, inoltre, realizzavamo un’ecografia per constatare lo sviluppo della bambina, e alla 34ma settimana abbiamo visto che se non nasceva la sua vita avrebbe potuto essere in pericolo”.

Il coinvolgimento di famiglia, medici e infermieri

Nonostante la tristezza per la famiglia per il fatto di sapere che la mamma era in condizioni di morte cerebrale e la situazione era irreversibile, l’équipe medica e i familiari hanno fatto di tutto per far vivere la bambina.

Le infermiere e i familiari facevano massaggi al ventre della gestante, parlavano alla piccola, le mettevano della musica e cercavano di creare l’ambiente che la mamma avrebbe voluto in condizioni normali. La nonna leggeva a Eliska delle favole. Con una macchina, inoltre, si generavano dei movimenti nel corpo della madre perché la bambina avesse la sensazione di camminare nel grembo materno.

Ci sono stati quattro momenti difficili per via di altrettante infezioni dovute in parte alle condizioni della madre, ma il dottor Ventruba ritiene che alla fine sia andato tutto per il meglio: “La gravidanza, nonostante una serie di incredibili complicazioni, si è svolta molto bene dal punto di vista della bambina. Come se non fosse successo nulla”.

Ondata di solidarietà

Il padre di Eliska è un poliziotto della località di Třebíč, nel sud-est della Repubblica Ceca, a 70 chilometri da Brno. La sua situazione ha suscitato un’ondata di solidarietà in tutto il Paese, e molte persone hanno voluto partecipare alla raccolta fondi per poter portare avanti il trattamento medico di cui aveva bisogno la bambina.

Ormai a casa, la bimba-miracolo riceve, oltre a quella del papà, l’attenzione della zia, che la sta allattando.

Eliska è il diminutivo di Elizabeth in lingua ceca. È di origine ebraica e significa “promessa di Dio”.

Tags:
bambinimammamiracolimorte cerebralerepubblica ceca
Top 10
See More