Oggi è la memoria liturgica di San Giovanni Battista e si ricorda anche la Madonna delle Lacrime di Siracusa. Possiamo lasciarci bagnare dalle Sue lacrime.Non provate mai una stanchezza tale da sentirvi incapaci di tenere insieme persino le vostre membra? Cosa che peraltro non spetta direttamente alla nostra volontà, ma la sensazione, fallace, è quella. Mi chiedo, con la mente un po’ oppressa e i pensieri grevi, dove possa trovare energie per oppormi a tanto o dove attingerne di fresche per non provare più quel dolore, quel senso di strazio così intimo e chiuso, quella morsa intorno al cuore che preme a lungo, anche la notte.
Cerco, ripenso, prego, mi alzo. Sorrido, con la fatica di un convalescente indebolito dalla febbre. Sfuggo ai dialoghi, evito scontri, non posso reggerne altri, ritorno in me e non mi ritrovo.
Oggi è la memoria liturgica di San Giovanni Battista decollato. E anche l’anniversario della prima lacrimazione della Madonna di Siracusa. Inizio a provare nausea per le metafore, le similitudini, i come se, gli spunti strappati alle vite dei santi e alle Scritture per dire cose che in fondo sappiamo già e non ci chiedono più nulla; è come lucidare con la manica uno specchio nel quale continuare a vedere riflessi noi, sempre noi. Altra metafora.
Di San Giovanni non so dire nulla, ora; penso solo che dev’essere stato orribile vederlo decapitare e non poterne intuire la grandezza che subito avrà conquistato nel Regno dei Cieli, lui il più piccolo tra i grandi. Il sangue cola, si rapprende e secca, i cadaveri si disfanno.
Non così per Maria. Lei in Cielo è salita senza disfarsi. Forse perché si è disfatta nell’anima sotto la croce e questo basti nei secoli. Però persino dal Cielo continua a inumidire la terra dei Suoi umori, lacrime e sangue; a volte piange sangue dagli occhi, sangue nemmeno suo ma del Figlio.
Le lacrime di Siracusa nel ’53 hanno convinto in fretta credenti e atei: era miracolo e faceva miracoli, otteneva guarigioni per bambini, adulti, uomini e donne. Capita anche a voi di non avere l’energia per chiedere un miracolo o di sapere che in fondo non è quello che vi serve? A me sì. So che non basterebbe.
Ma il messaggio? Cosa ci doveva dire piangendo così tanto? La Chiesa ha già parlato, ma se mi metto io con la mia esistenza davanti alle lacrime della Madre di Dio ne sento ancora l’urto?
Un’amica mi regalò qualche tempo fa il santino della Madonna delle lacrime, lo aggiunsi ad altri, non chiesi nulla a Maria, l’amica mi disse qualcosa sulle mie, di lacrime.
Mi basta, a volte, che Maria pianga su di me.