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A 65 anni ha collezionato 300 donazioni di sangue: “Ho paura dell’ago, ma salvo vite!”

Daniela Fabbro

Daniela Fabbro

Silvia Lucchetti - pubblicato il 09/08/19

"Pensate alle persone malate, non al vostro fastidio” : questo è il messaggio di una delle donatrici più generose d'Italia!

In occasione della Giornata Mondiale dei Donatori di Sangue che si tiene annualmente il 14 di Giugno sono stati diffusi i dati nazionali, che evidenziano come l’anno scorso nel nostro Paese abbiano donato 1.682.724 persone, uno 0,2% in più rispetto al 2017 in cui si è registrato un lieve calo con numeri che sono stati i più bassi dal 2009 (scienzaesalute.blogosfere.it).

I numeri del 2018

La statistica resa nota dal Centro Nazionale Sangue evidenzia che le trasfusioni effettuate nei 12 mesi del 2018 hanno sfiorato i tre milioni, ma anche come si debba lavorare ancora per arrivare a soddisfare completamente le necessità nostrane: infatti per quello che concerne il sangue intero siamo autosufficienti, mentre per quanto riguarda i derivati del plasma arriviamo solo al 70% del fabbisogno (Ibidem).

Daniela Fabbro: una delle donatrici più generose d’Italia

E il sangue possono donarlo anche persone non più propriamente giovani, come la 65enne Daniela Fabbro (Corriere.it), una delle donatrici più generose d’Italia: quasi trecento donazioni a partire dai 25 anni di età, una media di una donazione e mezzo al mese, e quasi 200 litri del suo sangue messo a disposizione di chi ne ha avuto estremo bisogno. Daniela, che fa parte del gruppo Avis di Montopoli Valdarno in provincia di Pisa, dove vive, lancia questo messaggio agli indecisi per paura:

Donare non costa nulla e può salvare tante vite

Anch’io ho paura dell’ago che entra sotto la pelle, però quando l’infermiera lo infila nel braccio, mi giro dall’altra parte e la paura passa. Fatelo anche voi, non costa nulla e può salvare tante vite (Ibidem).



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La prima volta ho donato quasi per caso

Ho donato per la prima volta quando avevo 25 anni, stavo uscendo dalla camera di Commercio di Pisa e mi sono imbattuta in una emoteca, quasi per caso decisi di donare (Corriere).Dona ogni 25 giorni: è importante farlo specie d’estate

Ogni volta che si distende sul lettino, e lo fa mediamente ogni 25 giorni, ha testa e cuore rivolti solo alle persone più sfortunate:

Non pensate solo al fastidio dell’ago, pensate che le persone malate hanno bisogno di sangue, spesso non lo trovano e così rischiano di morire (Ibidem).

E questo, come Daniela ci ricorda, è ancor più vero d’estate, quando le persone vanno in vacanza e le donazioni diminuiscono pericolosamente, durante la quale – come sempre e forse ancor di più – “Donare può davvero salvare la vita in caso di incidenti, trapianti, malattie”. E, se tutto questo non bastasse, per smontare qualunque alibi, sottolinea che: “(…)c’è la colazione gratis e la giornata di lavoro retribuita. Non ci sono scuse per non farlo”. Per finire è il caso di ricordare che l’Italia ospiterà nel 2020 l’edizione annuale del World Blood Donor Day che, come detto, l’OMS celebra ogni 14 giugno, succedendo al Ruanda in cui è stato festeggiato quest’anno.


ELISA PARDINI, LEUCEMIA, HOSPITAL

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Un motivo in più per donare, donare e donare, specie d’estate … e l’estate non è ancora finita.

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