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Le suore con la sindrome di Down: il “miracolo” delle Discepole dell’Agnello

Piccole sorelle discepole dell’Agnello

Facebook - Petites soeurs disciples de l'Agneau

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 24/07/19

Sono francesi e formano una piccola congregazione. Amano pregare e leggere la Bibbia: ecco come si svolgono le loro giornate

Le Piccole Suore Discepole dell’Agnello che vivono nel centro della Francia, formano la prima comunità contemplativa al mondo che accoglie persone con la Sindrome di Down nella vita consacrata.

Attualmente le religiose sono 10: due suore abili e otto con Sindrome di Down.

Questa avventura spirituale e umana, vissuta sotto il patrocinio di San Benedetto e Santa Teresa di Lisieux, ha origine negli anni Ottanta, nell’amicizia tra Line, giovane donna in ricerca spirituale che voleva vivere la sua vocazione al servizio dei più piccoli, e Véronique, giovane donna con Sindrome di Down che voleva consacrarsi al Signore.

Madre Line

«Avevo visitato diverse comunità che accoglievano persone con disabilità, ma ho scoperto che queste persone non riuscivano a trovare il loro posto in queste comunità, perché non erano adatte a loro», spiega Madre Line, divenuta poi la Madre superiora delle Piccole Suore Discepole dell’Agnello (Petites Soeurs Disciples de l’Agneau).

«Ed è stato l’incontro con la giovane Véronique, una ragazza con la sindrome di Down, che ci ha dato lo spunto per un nuovo inizio. Mi sono detta che dovevo aiutarla a realizzare la sua vocazione».

Piccole sorelle discepole dell’Agnello
Facebook - Petites soeurs disciples de l'Agneau

Il 9 ottobre 2017 le suore sono state ricevute da papa Francesco nella Città del Vaticano in occasione della Convenzione internazionale sulla disabilità

Il rifiuto a causa della malattia

Véronique aveva sentito la chiamata a servire il Signore, ma la Sindrome di Down le aveva fatto trovare rifiuti in tutte le comunità in cui si era recata. Il Diritto Canonico e le regole monastiche non prevedono infatti l’ammissione alla vita religiosa di persone con disabilità mentali. Line e Véronique impiegheranno 14 anni per far riconoscere gli statuti di questa speciale comunità, che ha un suo stile originale.

34 anni dalla chiamata

L’inizio di Line e Véronique è stato nel 1985 in un piccolo appartamento, una casa popolare; successivamente, a loro si è unita un’altra ragazza con la Sindrome di Down.

«Sono passati 34 anni da quando ho sentito la chiamata di Gesù. Ho cercato di conoscere Gesù leggendo la Bibbia e il Vangelo», dice suor Véronique. «Sono nata con una disabilità chiamata Sindrome di Down. Sono felice, amo la Vita. Prego, ma sono triste per i bambini con la Sindrome di Down che non sentiranno questa stessa gioia di vivere».


Francesca

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“La sposa di Gesù”

Per chi si sentiva chiamato a vivere, come Santa Teresa, la vocazione all’amore, il viaggio è stato lungo ma la sua pazienza e la sua fede hanno dato i loro frutti. «Gesù mi ha fatto crescere nel suo amore. Dopo aver essere stata rifiutata in comunità, la mia gioia è stata quando il 20 giugno 2009 ho potuto emettere i voti perpetui nell’Istituto delle Piccole Sorelle discepole dell’Agnello. E’ la mia più grande gioia, essere la sposa di Gesù».

“Hanno una memoria favolosa”

Madre Line trova in Veronique e nelle suore con la Sindrome di Down un’incredibile forza spirituale. «Conoscono la Bibbia, la vita dei santi, hanno una memoria favolosa. Sono anime di preghiera, molto spirituali, molto vicine a Gesù», dice. «Le loro anime non sono disabili! Al contrario, sono più vicine al Signore, comunicano con Lui più facilmente».

Le suore abili della comunità apprezzano in particolare la loro capacità di perdonare, la capacità di incoraggiare le loro sorelle trovando dalla Bibbia la giusta frase che dia senso alla giornata.

La vita quotidiana si snoda tra le funzioni quotidiane, la Messa celebrata ogni martedì nella cappella e le varie attività: laboratori di tessitura e ceramica e, più recentemente, la creazione di un giardino di piante medicinali. In definitiva, la loro straordinaria vocazione si esprime in una vita ordinaria, nell’umiltà del servizio, seguendo il “piccolo cammino” divulgato da Santa Teresa di Lisieux, la cui spiritualità è la loro grande fonte di ispirazione (Vatican News, 23 luglio).


SIMON CLARK, BULGARIA, DOWN

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