I nostri titoli settimanali per suggerirvi approfondimenti di spiritualità e umanità, ma anche letture piacevoli per qualche momento di relax. Ieri ho accompagnato i miei figli in biblioteca per prendere i libri che devono leggere durante le vacanze. Siamo arrivati tardi, come è nostro solito. Essendo titoli classici, le copie erano tutte in prestito. D’estate capita così, ci ha detto la bibliotecaria. Ho preso questa frase in modo più fantasioso del dovuto: i classici sono quei libri che immaginiamo impolverati e dimenticati sugli scaffali, ma d’estate anche loro si prendono una boccata d’aria … grazie a qualche insegnante che dà ai propri studenti suggerimenti di lettura più o meno obbligatorie.
Il libro della giungla era fuori. Niente di nuovo sul fronte occidentale era fuori. Il fantasma di Canterville era fuori. E via dicendo. Sono fuori, cioé sono in mezzo a noi. In piscina qualche svogliato ragazzino tirerà fuori dallo zaino Se questo è un uomo e poi si tufferà di nuovo in acqua. Sulla sdraio sotto un ombrellone spunterà Il vecchio e il mare.
Torneranno negli scaffali a settembre. Qualche anno fa ero eccessivamente esigente coi miei figli, pretendevo che la lettura dei libri delle vacanze fosse puntigliosa, approfondita. Poi mi sono accorta che io stessa non riesco a leggere così, eppure capita sempre che dopo pagine di lettura distratta anche solo qualche parola inneschi la mia totale attenzione. Gli incontri veri accadono così, basta un guizzo di simpatia o curiosità per scacciare l’inerzia di base che ci accompagna. Con tutti questi libri in libera uscita dalle biblioteche, qualcosa accadrà senz’altro … anche se ci sarà chi farà il riassunto copiandolo da internet. La vacanza porta sempre uno spazio per pensare a tu per tu con se stessi, saltano fuori riflessioni che abbiamo messo da parte o nascosto; ed è perciò un bene che così tanti libri siano fuori perché ci saranno compagni graditi a fianco dei nostri rimuginamenti o delle nostre attese: ci ricorderanno e confermeranno che tentare, adoperarsi, scommettere, attendere sono verbi hanno costruito storie umane eterne.
Ecco i libri che vi consigliamo di portare fuori questa settimana!