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I test prima dei vaccini: servono davvero?

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Ospedale Bambino Gesù - pubblicato il 02/07/19

Non è necessario effettuare alcun esame diagnostico prima di eseguire le vaccinazioni di routine: ecco perché

di Alberto Eugenio Tozzi

Prima di una vaccinazione, vengono poste delle domande utili a individuare i soggetti che potrebbero avere maggiore rischio di reazioni avverse. È una pratica utile ed efficace. Invece, l’esecuzione di esami di laboratorio per individuare le persone a rischio di sviluppare effetti collaterali da vaccini è inutile. Al momento, infatti, non esistono test predittivi e non è necessario effettuare alcun esame diagnostico prima di eseguire le vaccinazioni di routine.

Tra i numerosi test proposti vi sono i seguenti:

Test genetici. È stato suggerito che la tipizzazione HLA e l’esame di un gene che codifica per l’enzima MTHFR possano predire l’insorgenza di malattie autoimmuni. Come è noto, i vaccini non sono associati a questo gruppo di malattie e nessun dato scientifico attualmente giustifica l’uso di questi esami prima della vaccinazione.

Test allergologici. Le reazioni allergiche gravi, rarissime, sono uno dei possibili effetti collaterali dopo la vaccinazione. I test allergologici prima della vaccinazione, tuttavia, sono utili solo in casi molto particolari che vengono gestiti in ospedale. Nel bambino allergico all’uovo, spesso, sorgono dubbi riguardo alla possibilità di ricevere i vaccini contro morbillo parotite e rosolia, oltre a quello contro l’influenza. Sebbene questi vaccini contengano minime quantità di proteine dell’uovo, tale quantità non è sufficiente a scatenare una reazione allergica neanche nel bambino con allergia grave. Di conseguenza, questi vaccini possono essere somministrati tranquillamente senza effettuare alcun test.




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Test per le immunodeficienze. Anche i test per individuare eventuali immunodeficienze non trovano indicazione prima delle vaccinazioni. Solo nel caso in cui esista una malattia immunitaria grave, infatti, sono controindicati alcuni vaccini vivi attenuati, come quello contro morbi lo, parotite, rosolia, varicella e quello contro il rotavirus. Queste gravi condizioni si presentano con sintomi clinici importanti dal primo periodo della vita e sono diagnosticate prima dell’epoca di esecuzione delle vaccinazioni.

• Test per verificare una già esistente immunità alla malattia prevenuta dalla vaccinazione. Eseguire una vaccinazione quando si è già immuni per una malattia prevenibile non comporta rischi apprezzabili. In casi particolari, come la preparazione a un trapianto d’organo, può essere utile eseguire un test per individuare le malattie alle quali il paziente è suscettibile per eseguire le relative vaccinazioni prima dell’intervento.

QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE PUBBLICATO SUL MAGAZINE MULTIMEDIALE A SCUOLA DI SALUTE

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