Perché dobbiamo pregare?
Se Dio non cambia i suoi progetti quando l’uomo gli chiede qualcosa di molto ragionevole e santo, perché preghiamo?
Dio ha decretato irrevocabilmente di darci ciò che è bene per noi, includendo in quel progetto la collaborazione dell’uomo nella preghiera. Preghiamo non perché Dio compia la nostra volontà, ma perché noi facciamo la Sua a somiglianza di quello che ha fatto Gesù quando ha detto: “Abbà, Padre! Ogni cosa ti è possibile; allontana da me questo calice! Però, non quello che io voglio, ma quello che tu vuoi” (Mc 14, 36).
Sant’Agostino commenta dicendo:
“Voi trattate l’uomo come un malato che deve riprendersi; gli date qualcosa quando ritenete opportuno che lo riceva e secondo la sua necessità. A volte esprimiamo a Dio un desiderio che Egli non ascolta; Egli sa ciò che è bene darci, perché veglia su di noi.
Perché dico questo, fratelli miei? Perché a volte capita che qualcuno non venga ascoltato quando chiede cose perfettamente legittime, mentre Dio può ascoltare una richiesta ingiusta, come castigo di chi chiede. Quando chiedete qualcosa che è perfettamente giusto e non venite ascoltati, non perdete il coraggio, non perdete il fervore; fissate lo sguardo sul cibo che Dio dà a tempo debito.
Quando Dio rifiuta di dare, lo fa perché il suo dono non diventi per noi un pregiudizio.
Paolo non rivolgeva una supplica ingiustificata quando chiedeva a Dio di liberarlo dalla spina nella sua carne, quell’angelo di Satana che lo percuoteva. Ha chiesto e non ha ricevuto. Era il momento di mettere alla prova la sua debolezza e non di dargli nutrimento. Ti basta la mia grazia, perché la mia forza si manifesta nella debolezza.
Il diavolo ha chiesto a Dio di mettere alla prova Giobbe, e gli è stato concesso. Meditate bene su questo, fratelli miei, perché è un grande mistero che dobbiamo conoscere, ricordare, tenere sempre presente nello spirito e non dimenticare mai, perché in questa vita non mancheranno mai le prove.
Cosa dirò? Bisogna paragonare l’apostolo al diavolo? L’apostolo prega e non riceve; il diavolo chiede e ottiene. Il diavolo, però, ottiene per la sua perdita, mentre Paolo non riceve per poter progredire nella perfezione. Lo stesso Giobbe è stato guarito a suo tempo. Più rapidamente è stato ascoltato il demonio per tentare Giobbe che Giobbe per recuperare la salute. Dio rimanda per mettere alla prova. Imparate a non mormorare contro Dio, e quando non siete esauditi non cessate di dire: ti benedirò ogni giorno”.
È una mentalità molto diversa da quelle che ci viene trasmessa nelle “preghiere onnipotenti”. È Dio che governa, e non gli uomini.