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Bambino anemico: quali esami fare?

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Ospedale Bambino Gesù - pubblicato il 11/06/19

Gli esami essenziali da eseguire inizialmente nel bambino anemico sono: l’emocromo, la conta dei reticolociti e il dosaggio della ferritina.

Emoglobina (Hb), proteina principale dei globuli rossi, la cui riduzione è definita anemia. Ricordiamo a questo proposito che i valori di Hb non devono essere considerati in assoluto, poiché sono legati all’età del bambino. Quindi, per esempio, valori di Hb pari a 10 g/dL possono essere normali in un bambino di un anno e ridotti in un neonato, dove sono indice di anemia. Le differenze dell’emoglobina tra maschi e femmine in età pediatrica sono meno rilevanti, mentre in età adulta le femmine presentano dei valori normali più bassi rispetto ai maschi.

Volume globulare medio (MCV) dei globuli rossi, che può essere ridotto, normale o aumentato. Si avrà una riduzione di tale parametro nelle anemie dovute a carenza di ferro oppure ad alterazioni genetiche (talassemia), mentre noteremo un suo aumento nelle forme dovute a carenza di vitamine come l’acido folico o la vitamina B12.

Ampiezza di distribuzione dei globuli rossi (RDW), che serve a valutare l’omogeneità della grandezza dei globuli rossi. Tale parametro, ad esempio, risulta aumentato nelle forme di anemia dovute a carenza di ferro.




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I reticolociti rappresentano i globuli rossi “giovani”. Il loro numero può risultare aumentato nel caso di un’anemia dovuta a un’emorragia o a una distruzione dei globuli rossi (ad esempio nelle cosiddette “anemie emolitiche”). In questi casi, l’organismo aumenta la produzione dei globuli rossi in risposta a una loro “perdita”, e quindi il valore di reticolociti è alto. Un valore basso di reticolociti, invece, può indicare una riduzione della produzione dei globuli rossi stessi.

La ferritina è la principale proteina di deposito del ferro, essenziale per la produzione di Hb. Risulta quindi ridotta nelle forme di anemia dovute a carenza di ferro. Anche in questo caso è necessario sottolineare che i valori di questa proteina non devono essere considerati in assoluto ma devono essere correlati all’età. Ad esempio, i neonati hanno normalmente alti valori di ferritina, tali da garantire una normale produzione di emoglobina durante il periodo dell’allattamento. È importante considerare che tale proteina risulta incrementata negli stati infiammatori e che quindi bisogna valutare il dato riscontrato caso per caso.

Sulla scorta del risultato di questi semplici esami possiamo orientarci sulla causa delle diverse forme di anemie. Per la diagnosi definitiva sarà poi necessario eseguire indagini di approfondimento stabilite dallo specialista Ematologo.

QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE PUBBLICATO SUL MAGAZINE MULTIMEDIALE A SCUOLA DI SALUTE

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