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La fede nel Sacro Cuore che salvò un villaggio caraibico dalla distruzione

Morne Rouge
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Philip Kosloski - pubblicato il 10/06/19
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I parrocchiani accorsero alla chiesa locale e vennero miracolosamente risparmiati da un’eruzione vulcanicarL’8 maggio 1902, una grande eruzione vulcanica proveniente dal Monte Pelée, sull’isola della Martinica, nei Caraibi, decimò il villaggio di Saint-Pierre e si preparava a devastare anche quello di Morne Rouge.

Era la festa dell’Ascensione, e i parrocchiani si riversarono nella chiesa cattolica, terrorizzati dall’eruzione. La popolazione era fortemente devota al Sacro Cuore di Gesù, e il parroco espose l’Eucaristia sull’altare per l’adorazione.

Tutti volevano fare la loro ultima Confessione, e mentre pregavano con fervore per la propria vita alzarono gli occhi e notarono un’apparizione del Sacro Cuore nell’Ostia eucaristica. Il Sacro Cuore di Gesù era coronato di spine, e alcuni videro il suo prezioso Sangue scorrere dal cuore. L’apparizione rimase con la gente per varie ore, e molte persone testimoniarono l’evento miracoloso.



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Quel giorno il villaggio venne risparmiato dall’eruzione vulcanica, e a tutti venne data la possibilità di riconciliarsi con Dio nel sacramento della Confessione.

Pochi mesi dopo, però, il 30 agosto, si verificò un’altra eruzione, e molte persone morirono a Morne Rouge. I locali credevano che Dio li avesse risparmiati l’8 maggio per poter avere altro tempo per riconciliarsi con Lui prima di essere richiamati alla Sua dimora. Anziché vedere la cosa come un segno della collera divina, credevano fosse un atto di misericordia, e rimasero fedeli al Sacro Cuore anche dopo un evento tanto tragico.