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Perché Gesù è asceso al Cielo?

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Philip Kosloski - pubblicato il 03/06/19
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L’Ascensione di Gesù al Cielo suscita sia gioia che tristezza tra i cristiani. E se Gesù fosse rimasto sulla Terra e non fosse asceso al Cielo? Non sarebbe stato meglio?

Se lo chiedevano anche gli apostoli, lasciati a guardare il cielo. Si sono tranquillizzati solo quando gli angeli li hanno rassicurati dicendo: “Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo” (Atti 1, 11).

Gesù, essendo Dio, ci conosce meglio di quanto noi conosciamo noi stessi, e da bravo medico ci dà una prescrizione che lascia intravedere un futuro più che roseo. Spiega infatti ai suoi apostoli: “È bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò… Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future” (Giovanni 16, 7-13).

Anche se non possiamo neanche iniziare a raggiungere la profondità del mistero di Dio, possiamo dire – perché Cristo stesso lo ha detto – che questa è una delle ragioni principali per le quali Gesù è asceso al Cielo. Voleva donarci un “Consolatore”, lo Spirito Santo che ci guida nella verità.

Dal suo trono di gloria alla destra del Padre, Cristo manda lo Spirito Santo per comunicare la sua gloria. È lo Spirito Santo che ci permette di ascoltare la Parola del Padre, ed è lo Spirito a permettere ai credenti sulla Terra di glorificare il Figlio.

Gesù ha anche detto che doveva lasciare questa Terra per prepararci un posto in Cielo:

“Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l’avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io” (Giovanni 14, 2-3).

Gesù è infine asceso al Cielo perché potessimo avere il dono della sua presenza nell’Eucaristia. L’Ascensione spiana la strada al fatto che Gesù sia realmente e sostanzialmente presente nell’Ostia consacrata a Messa. Se Gesù non è visibilmente presente nell’Eucaristia (anche se in alcune occasioni si rivela), è realmente presente in essa, nello stesso modo in cui era presente a Gerusalemme. La sua Presenza Reale nel Santissimo Sacramento è uno dei più grandi misteri della fede cattolica, e sottolinea il motivo dell’Ascensione di Gesù.

E allora, se possiamo condividere la tristezza dei discepoli per la partenza di Gesù da questa Terra nell’Ascensione, ricordiamo che se n’è “andato via” solo per garantirci tutta una serie di doni. Può non essere visibilmente presente com’era nel primo secolo, ma è ben più presente nella nostra vita di quanto potremmo mai immaginare.