A un certo punto, lo stesso Papa Gregorio XVI voleva mettere alla prova Mezzofanti. Nei giardini del Vaticano mise quindi una selezione di studenti internazionali. Mentre il Papa e il cardinale camminavano, gli studenti emergevano dalle loro posizioni e si rivolgevano a Mezzofanti nella loro lingua nativa. Il cardinale, a sua volta, “rispondeva a ciascuno con prontezza e proprietà, e continuava a parlare ora con l’uno ora con l’altro in tutte le loro lingue”.
Mezzofanti, morto a Roma dopo una lunga malattia il 15 marzo 1849, a 74 anni, non stabilì mai il numero delle lingue che parlava correntemente. In base alle testimonianze oculari e alle interviste degli studiosi, però, si può dire con un certo grado di affidabilità che parlasse molto bene almeno 30 lingue, europee, americane, asiatiche e africane. Ne dominava anche un’altra trentina, insieme a una serie di dialetti.
La capacità delle lingue umane di comunicare informazioni con varie sfumature è buona parte di quello che ci rende una specie particolare. In questo attributo umano fondamentale, il cardinal Mezzofanti raggiunse un orizzonte decisamente nuovo.