di Lexie Metzler
Si dice che prendiamo 35.000 decisioni ogni giorno. Alcune riguardano piccole cose come cosa mangiare, a che ora lavarci i denti e quale programma guardare in televisione. Altre sono più decisive, come scegliere una carriera, comprare una casa, dire “Sì” a una proposta di matrimonio. Alla fine, confido nel fatto che Dio mi guiderà nel prendere queste grandi decisioni.
Il discernimento è un concetto importante nella nostra fede. Significa che vogliamo capire a cosa ci sta chiamando Dio. Potrebbe essere il sacerdozio, la vita religiosa, il sacramento del matrimonio o la vita da single.
Come molte altre donne cattoliche, ho pensato all’ipotesi della vita religiosa. Anche i non cattolici sono curiosi al riguardo. E chi non lo sarebbe? È naturale essere curiosi su stili di vita diversi dal proprio. Ovviamente a volte mi sono chiesta se fosse quello a cui Dio mi chiamava. Ci ho pregato su, e ho anche fatto amicizia con alcune religiose.
Sono spettacolari, e una benedizione per la propria vita! Per quanto sostenga quella vocazione, però, non è quella da cui mi sento davvero attirata. Nel mio cuore, nutro ancora il desidero di sposarmi e di avere una famiglia. Credo che sia stato Dio a porlo nel mio cuore.
C’è però una vocazione che non conoscevo fino a un anno fa, ed è quella al Terz’Ordine.
Del cosa?
Un Terz’Ordine è un ordine religioso secolare. Fondamentalmente, si vive la spiritualità di un ordine religioso (Francescani, Carmelitani…), ma lo si fa nel mondo. Ogni comunità ha le sue regole e il suo stile di vita, e io mi sono sentita chiamata nell’Ordine Carmelitano Scalzo.
Potreste chiedervi come sia essere “chiamati” a qualcosa, e onestamente me lo sono chiesto anch’io per molto tempo. Non sono sicura di riuscire a darvi una risposta precisa, perché non penso che ci sia qualcosa che va bene per tutti. Credo che Dio parli a ciascuno di noi in modi diversi. Ho sentito parecchie storie di discernimento sia di sacerdoti che di religiose, ed erano tutte molto diverse.