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Arte e Viaggi
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Viaggio negli archivi diocesani grazie ad “Aperti al MAB”

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Diocesi di Bergamo

Lucandrea Massaro - pubblicato il 22/05/19

Dal 3 al 9 giugno l'imperdibile occasione di entrare nei luoghi che conservano le storie delle nostre comunità grazie ad un progetto della CEI

Prosegue la marcia di avvicinamento alla settimana promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana per valorizzare i beni culturali delle diocesi italiane: Aperti al MAB, dal 3 al 9 giugno in tutta Italia. Aleteia dopo avervi presentato alcuni dei percorsi museali che si svolgeranno in Italia (una piccolissima porzione!), vi porta in giro per gli archivi diocesani, luoghi fatti di storia e di storie, luoghi che custodiscono la memoria delle comunità e che hanno deciso di aprirsi al grande pubblico e di collaborare con le altre istituzioni conservative per rendersi parte di una storia collettiva: la nostra. Ecco allora che vi proponiamo – a titolo meramente esemplificativo – alcuni percorsi, convegni, laboratori ed eventi da nord a sud. Per i tanti, tantissimi altri appuntamenti vi rimandiamo al portale Beweb e alla sua mappa degli eventiper costruire il vostro percorso nella vostra città o nella vostra regione.

Oggi parliamo di: Piemonte, Calabria, Lombardia, Campania e Sardegna!

PIEMONTE 

Asti

Lunedì 3 giugno alle ore 17:30 presso la Biblioteca del Seminario Vescovile di Asti si terrà la mostra dei lavori realizzati dagli alunni della classe 1 F della Scuola Secondaria di I grado “Olga e Leopoldo Jona”, all’interno del progetto interdisciplinare dal titolo “Miniature: tra passato e presente”.

L’intento del progetto è quello di affrontare lo studio della storia attraverso un approccio interdisciplinare ed esperienziale che coniuga Arte, Storia e valorizzazione del Territorio in cui viviamo.

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Il progetto si è articolato in tre fasi:

  • studio approfondito attraverso anche immagini e documentari della figura dell’amanuense, della minuscola carolina e della simbologia medievale;

  • visita della Biblioteca del Seminario Vescovile dove gli studenti, sotto la guida della Dott.ssa Debora Ferro, hanno analizzato alcuni codici, in particolare il codice più antico presente in Biblioteca, risalente all’anno 1050, proveniente dall’Abbazia di Azzano, e il Codice Antifonario dell’anno 1150 proveniente dal Convento di Santa Maria Maddalena;

  • laboratorio in cui gli alunni hanno realizzato le miniature su pergamena e con inchiostro di china e tempere; gli studenti hanno successivamente preparato una scheda esplicativa da affiancare alla miniatura, contenente la descrizione e la spiegazione della simbologia da loro utilizzata che unisce simboli medievali e “moderni”, pensieri e emozioni.

Tutti i lavori saranno presentati alla mostra dagli stessi studenti. Dal 3 al 7 giugno sono possibili visite guidate su prenotazione

Novara

l’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Novara propone per la giornata di sabato 8 giugno 2019, dalle ore 10:00 alle ore 12:30, l’apertura straordinaria con visite dei seguenti beni: Musei della Canonica del Duomo di Novara, Biblioteca Capitolare di Santa Maria e Archivio Storico Diocesano. Nell’occasione sarà possibile ammirare preziose testimonianze della storia ecclesiastica novarese: preziose pergamene medioevali, codici miniati, e gli arredi liturgici provenienti dalla Sacrestia del Duomo.

Nell’ambito della stessa mattinata sarà offerta l’opportunità di visitare alcuni dei luoghi più significativi del complesso del Duomo tra i quali il Battistero, la Cappella di San Siro, e la Cappella detta del “Lanino”.

Per contatti o informazioni si prega di contattare l’Ufficio Beni Culturali al 0321.661654 o via mail: beniculturali@diocesinovara.it.

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Susa

L’Archivio Storico Diocesano di Susa racconterà una polifonia di storie , con una inedita visita guidata teatralizzata, i piccoli tesori del suo archivio. Storie di vita quotidiana, racconti di esistenze avventurose, avvenimenti legati al territorio valsusino narrati tra le pieghe dei documenti riprenderanno vita per raccontare le polifonie di storie che un archivio, spesso in modo inaspettato, può celare.

L’evento, aperto a tutta la cittadinanza e organizzato dal Centro Culturale Diocesano in collaborazione con Il Gruppo Teatro Insieme, Associazione Jonas e Culturalpe s.c., è ad ingresso gratuito e si terrà presso l’Archivio Storico Diocesano di Susa (Palazzo del Seminario, piazza San Giusto 16, Susa) sabato 8 giugno 2019 a partire dalle ore 17.00 e teatralizzate durante la visita.

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Per ulteriori appuntamenti guarda la mappa di Aperti al MAB sul portale Beweb!

CALABRIA

Catanzaro

Le Cattedrali ed i SS. Patroni” è una mostra ideata e realizzata, attraverso un progetto diocesano integrato, dai tre enti culturali Museo-Archivio-Biblioteca della Diocesi di Catanzaro-Squillace, promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana, dall’ Arcidiocesi di Catanzaro Squillace e patrocinata dalla Regione Calabria.
La mostra offrirà la possibilità di ammirare antichi volumi e documenti, raramente esposti, accanto alle opere conservate nei due Musei Diocesani, accompagnando i visitatori attraverso un percorso storico-artistico volto alla riscoperta della storia delle Cattedrali di Catanzaro e Squillace e dei due Santi Patroni.
L’esposizione, ospitata nei Musei Diocesani di Catanzaro e Squillace, ripercorrerà le vicende della ricostruzione delle due chiese e del culto dei Santi Agazio e San Vitaliano, avvalendosi di documenti tratti dal materiale archivistico, librario e museale, restituendo così al territorio e alla comunità un brano significativo della sua memoria.

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La scelta dell’arco temporale di permanenza della mostra – che va dalla festa patronale del Santo squillacese a quella del Santo catanzarese – ha il preciso scopo di coinvolgere quanta più cittadinanza possibile, che avrà la possibilità di conoscere le tre realtà museali, archivistiche e bibliotecarie su cui ruota l’intero patrimonio culturale e storico della Diocesi.

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Crotone

Sempre in occasione della settimana di valorizzazione dei Musei, Archivi e Biblioteche Ecclesiastici (3 – 9 giugno 2019), il Polo Culturale Integrato di Santa Severina (Museo diocesano, Archivio storico, Biblioteca storica), realizza la mostra denominata “La Madonna del Pozzoleo nell’Arcidiocesi di Santa Severina – Opere e Documenti”.

L’esposizione – che sarà allestita nei locali del Museo diocesano di Arte Sacra in Santa Severina – consentirà di ammirare la tela della Madonna del Pozzoleo, oggi custodita nella Chiesa Concattedrale di Santa Severina, una selezione di documenti d’archivio riguardanti la Chiesa di Santa Filomena o del Pozzoleo in Santa Severina, ed incisioni del Fondo Antico presenti nella Biblioteca Diocesana di Santa Severina.

L’evento costituisce un’occasione per approfondire gli studi sul dipinto e consentirà ai visitatori di conoscere documenti sinora inediti.

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Tropea

la Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, propone una mostra: DOCUMENTA VETERA ECCLESIAE NOSTRAEsecc. XIII-XVIII per la valorizzazione del patrimonio artistico, storico, documentale e bibliografico presente negli istituti culturali, promuovendo la conoscenza di collezioni locali o uniche, mediante la loro diffusione, attraverso l’integrazione di vari formati o di materiali diversi.

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Viene così proposta una nuova opportunità per comunicare in modo efficace ed inclusivo, stimolando l’interesse e la partecipazione alla cura delle risorse culturali sul territorio.




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LOMBARDIA

Brescia – Archivio storico diocesano

Ascoltare e vedere la musica? Si può! Il percorso ideato nella Diocesi di Brescia, in collaborazione tra Archivio storico diocesano, Biblioteca diocesana e Fondazione di musica S. Cecilia, permette di ascoltare la musica e di avvicinarsi alle carte che raccontano come nasceva, chi la promuoveva, i luoghi dove veniva eseguita, chi erano i cantori e i maestri, come gli spartiti venivano a comporsi nella prassi musicale. Un approccio inedito alla musica, coniugando l’ascolto dei brani con la visione diretta delle fonti, collocate nel loro contesto storico.

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Il 30 maggio si inizia in Archivio storico diocesano con un laboratorio per le scuole superiori. Gli altri due appuntamenti, ad ingresso libero, prevedono: il 5 giugno, presso l’Archivio storico diocesano, una visita guidata ai materiali musicali del Capitolo della Cattedrale, seguita da un’esemplificazione musicale; il 6 giugno, presso Biblioteca diocesana e Fondazione S. Cecilia, una panoramica delle vicende liturgico-musicali tra ‘800 e ‘900, seguita da un’esemplificazione musicale e accompagnata da un’esposizione bibliografica.

Lodi

L’iniziativa “Come stoffe. Vestire i libri con le carte decorate” organizzata dall’Ufficio per i Beni culturali, il Museo diocesano d’Arte sacra, l’Archivio diocesano, la Biblioteca del Seminario vescovile di Lodi, consiste nell’esposizione – allestita al Museo diocesano di Lodi dal 7 al 9 giugno – delle carte decorate antiche che ricoprono i libri e gli opuscoli, manufatti interessanti, alcuni di pregio, realizzati secondo diverse tecniche e con soggetti decorativi che rispecchiano il gusto delle diverse epoche, alcuni di ispirazione orientaleggiante. La collezione in mostra presenta le carte xilografate, le carte dorate e quelle marmorizzate. Le prime rimandano alla tecnica dell’incisione a rilievo, nota in Cina fin dal VI sec. a. C, usata per riprodurre a stampa i motivi decorativi su materiali diversi come stoffa, pelle, carta. Le carte dorate sono quelle che attirano di più per la loro bellezza. Prodotti di prestigio, e anche costosi per il processo di fabbricazione, le carte dorate furono al centro di notevoli scambi commerciali. Lodi e ne possiede alcune interessanti. Le carte marmorizzate sono le più diffuse per l’economicità della fabbricazione e i soggetti a rappresentazione indefinita. Saranno le più numerose in mostra anche per la varietà e fantasia dei disegni, a venature grandi e sottili, a occhio di tigre, a marmo-chiocciola, fiori, onde marine, piume. La tecnica della carte marmorizzate, ancora oggi utilizzata, è quella del colore gocciolato in una sospensione formata da acqua e una sostanza addensante. È una tecnica che richiede abilità artigianale, e i prodotti ottenuti rappresentano quasi un unicum, alcuni di apprezzato valore artistico. Alle tre sezioni sarà affiancata quella dei paramenti sacri che riproducono sui tessuti i motivi ornamentali delle carte in esposizione.

L’inaugurazione si terrà martedì 4 giugno alle ore 21.00 presso la Sala dell’Armario del Palazzo vescovile, in via Cavour 31 a Lodi.

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Bergamo

L’Archivio storico diocesano di Bergamo in collaborazione con la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Lombardia e diverse istituzioni culturali cittadine , organizza un convegno che ha come oggetto i Libri Corali conservati negli archivi e nelle biblioteche ecclesiastiche all’interno del percorso nazionale “Aperti al MAB”.
L’idea nasce a conclusione dell’attività di restauro degli Antifonari miniati del Capitolo della Cattedrale (fine sec. XV) e pone l’attenzione su questo prezioso patrimonio codicologico, quale espressione significativa della cultura libraria medievale – rinascimentale. I libri corali sono una tipologia di codici diffusa ma complessa, che apre a numerose possibilità di approfondimento, dal punto di vista storico, bibliografico, liturgico e artistico. Il confronto di questi diversi ambiti di studio, partendo dall’ambito cittadino, vorrebbe essere d’auspicio a uno studio integrato di questi manufatti, che nella loro monumentalità e fragilità conservano nel tempo la loro inalterata bellezza.

Alla due giorni di convegno di studio (6-7 giugno), seguiranno in città una serie di attività correlate, con il fine di coglierne il valore tanto culturale, quanto spirituale di questi tesori: 3 workshop di due giorni (di canto gregoriano; di miniatura; di legatura-conservazione), 4 mostre (di cui due “gemelle”, che resteranno aperte per i tre mesi estivi e che esporranno in contemporanea l’intero patrimonio dei libri corali della Cattedrale e della Basilica di Santa Maria maggiore) e 1 concerto della Schola gregoriana del Duomo: Illumina oculos meos.

In particolare si segnala la mostra: “Parole d’oro. Libri miniati della Cattedrale di Bergamo”, allestita nel Museo del Tesoro della Cattedrale (7 giugno – 7 settembre 2019): in cui saranno esposti oltre al corpus antico degli Antifonari restaurati, un Graduale coevo e un Innario degli inizi del sec. XVI, realizzato per il monastero di S. Grata in Columnellis. Questo percorso tra i codici quattrocenteschi, intende riproporre simbolicamente la centralità del culto nell’ecclesia medievale cittadina. Essa ci riporta ad un tempo in cui la liturgia, attraverso la preghiera cantata, scandiva il ritmo delle giornate, in cui i preparativi e la ritualità per le cerimonie segnavano i giorni di solennità, in cui l’attenzione al Testo Sacro, nella sua trasmissione codicologica e declarazione in musica, incantavano gli occhi e facevano vibrare l’anima.

Per info e iscrizioni (entro il 31 maggio 2019) – Archivio Storico Diocesano di Bergamo: info@archiviostoricodiocesibg.it  oppure http://www.archiviostoricodiocesibg.it/eventi/

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Diocesi di Bergamo

LIBRARY

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CAMPANIA

Diocesi di Aversa – Museo Diocesano

In occasione delle giornate Aperti al MAB (3-9 giugno 2019), l’Archivio Storico Diocesano con il Museo Diocesano con e la Biblioteca Vescovile Paolo VI propongono una rassegna storico-artistica sulla bellezza che deriva dall’incontro tra il Dio incarnato e l’uomo trasfigurato, con itinerario documentario-iconografico rinascimentale dal titolo suggestivo: “BELLEZZA DIVINA: incontro tra fede, arte storia”.
Partendo dalle parole di papa Francesco “Le espressioni di autentica bellezza sono come un sentiero che aiuta ad incontrarsi con il Signore Gesù“ (Evangeli Gaudium, 167), nello spazio normanno del Museo diocesano di Aversa, si offrirà una lettura del cammino di Chiesa con i suoi pastori nel Cinquecento, con documenti, testi e dipinti che rappresentano l’azione pastorale di una chiesa locale in cammino che cerca di tradurre in pratica i dettami del Concilio di Trento.
Saranno esposti alcuni tesori dell’Archivio Storico come le Visite pastorali (vescovi: Fabio Colonna, Balduino de’Balduini, Pietro Ursino) i Bullarii e Corali liturgici (con miniature XVI sec.) e il Pontificale Romanum ; alcuni testi a stampa della Biblioteca come il Sinodo Diocesano di Pietro Ursino , edito nel 1596; alcuni dipinti rinascimentali su tavola dal Museo diocesano, come l’Incontro di Pietro e Paolo (G.B. Graziano), la Natività (P. Negroni e G.Cardillo), l’Adorazione dei Magi (P. Negroni).

Inoltre l’Associazione turistico-culturale In octabo offrirà un ciclo di visite guidate alla scoperta delle opere rinascimentale del Museo diocesano e della Cattedrale San Paolo di Aversa.

Diocesi di Montevergine – Abbazia

Il Museo Abbaziale, la Biblioteca dell’Abbazia Territoriale e l’Archivio Diocesano di Montevergine hanno aderito all’iniziativa dal titolo “Aperti al MAB. Musei Archivi e Biblioteche Ecclesiastici” promossa dell’Ufficio Nazionale Beni Culturali Ecclesiastici ed Edilizia di Culto insieme all’Associazione musei ecclesiastici italiani (Amei), all’Associazione archivistica ecclesiastica (Aae) e all’Associazione dei bibliotecari ecclesiastici italiani (Abei), con il patrocinio del coordinamento MAB-Italia Musei archivi biblioteche e in collaborazione con l’International Archives day e con le Giornate nazionali dei musei ecclesiastici.
La finalità è quella di mostrarsi al pubblico, farsi conoscere e valorizzare il rapporto unico che li lega al territorio e alla comunità locale.
I tre istituti culturali, afferenti all’Abbazia Territoriale di Montevergine, hanno organizzato visite guidate e mostre nei giorni 7, 8 e 9 giugno, dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 14,30 alle 18,30 con la proposta di un percorso univoco alla scoperta del patrimonio spirituale, storico, culturale ed artistico relativo all’Abbazia di Montevergine e alla Congregazione Verginiana.
All’interno del Museo Abbaziale di Montevergine sono previste visite guidate e, per la particolare occasione, l’apertura al pubblico di una sala dove saranno collocate ulteriori icone orientali della collezione “ Tamburrino”.
L’Archivio Diocesano proporrà, in una apposita area espositiva all’interno del “chiostro dei corvi”, alcuni esemplari dei propri erbari storici, a fogli sciolti, e documenti.
Il percorso guidato si concluderà all’interno delle sale della Biblioteca dell’Abbazia Territoriale dovevi saranno in esposizione alcune cinquecentine.

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Courtesy of Diocesi of Aversa

Napoli – Basilica di San Lorenzo Maggiore

Il complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore a Napoli vanta fra le tante bellezze e le tante curiosità due importantissimi scrigni di sapere e di storia, l’archivio storico della provincia napoletana dei frati minori conventuali e la biblioteca Fra Landolfo Caracciolo appartenente allo stesso istituto religioso. La ricca documentazione risale al XIV secolo con una prestigiosa raccolta di pergamene. È presente l’archivio storico di S. Angelo a Nilo della famiglia Brancaccio, di particolare interesse sono le testimonianze storiche del fondo di Mons. Giuseppe Maria Palatucci e la toccante corrispondenza con il nipote Giovanni Palatucci, Schindler italiano.
La ricca biblioteca con libri e manoscritti moderni contribuiscono a rendere questo luogo avvolto in un suggestivo mistero misto a cultura e bellezza.
Per meglio valorizzare i documenti presenti è stata inaugurata, il 13 dicembre 2018, un’innovativa escape room, che catapulta il “giocatore” a risolvere enigmi e indovinelli, attraverso la visualizzazione di documenti e applicazioni multimediali che favoriscono l’aspetto ludico e un inconsueto approccio multimediale dei documenti antichi.
Durante le giornate “Aperti al MAB” promosse dalla CEI, la biblioteca rimarrà aperta per l’intera settimana, con visite guidate che illustreranno i documenti antichi e i fondi archivistici e librari.
Al termine della visita guidata, si potrà scegliere di vivere l’esperienza didattica- culturale di San Lorenzo Escape, attraverso il racconto basato sulla fascinazione e sulla capacità di leggere antichi documenti digitalizzati. Il giocatore viaggerà per quattro secoli di storia e solo svelando enigmi e indovinelli legati a personaggi e luoghi della città di Napoli conquisterà l’uscita. L’utilizzo di moderne tecnologie faciliterà e renderà più accattivante la risoluzione del gioco.

Per ulteriori appuntamenti guarda la mappa di Aperti al MAB sul portale Beweb!

SARDEGNA 

Diocesi di Ales 

Nella Mostra verranno esposti oltre cento tabellioni presenti in atti notarili e scritture legali dal secolo XVI al XIX, esempio di creatività, abilità grafica e senso estetico, testimoniano lo stretto legame tra l’arte notarile e il cristianesimo. Queste forme di significazione, che si evolveranno già a partire dal diciottesimo secolo (e per un lasso di tempo non esiguo saranno compresenti) nelle moderne forme dei timbri conservano la particolarità di essere realizzati a mano libera con gli stessi inchiostro e pennino utilizzati nella scrittura dei documenti. Una delle caratteristiche principali dei tabellioni è la fedeltà pressoché assoluta al segno grafico di base, il signum della croce, come a un vero e proprio archetipo dei contrassegni notarili (manuali e poi a matrice). Nonostante ciò, anche tra i tabellioni dell’Archivio Storico Diocesano di Ales, non mancano esempi, benché davvero rari, di contrassegni che presentano raffigurazioni alternative. Il forte legame tra attività notarile e religione cattolica – che sta alla base dell’utilizzo del signum crucis come segno base e standard dei tabellioni – risulta alquanto rafforzato in diversi contrassegni dalla scelta del notaio di includervi ulteriori simboli religiosi. Una tipologia di tabellioni, cui possiamo accostare la qualificazione non proprio scientifica ma efficace di ‘mini’, è rappresentata da segni tabellionali di dimensioni vistosamente più piccole rispetto a quelli ‘normali’. Questi particolari tabellioni (appartenuti a notai operanti tra il secondo quarto del 1700 e il primo quarto del 1800) rappresentano per la maggior parte delle croci spesso molto semplici, talvolta anche elaborate e, in alcuni casi, semplici monogrammi talora sormontati da piccole croci.

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Oristano

In occasione delle giornate Aperti al MAB, sabato 8 giugno l’Arcidiocesi di Oristano propone una visita guidata ai tre Istituti culturali diocesani, dove sono conservati materiali di grande pregio storico-culturale, nell’ambito della mostra “Tesori di carta“: documenti e manoscritti relativi alla storia locale della Città di Oristano, ma anche pertinenti al territorio della diocesi. Nell’Archivio Storico Diocesano sarà possibile conoscere preziosi manoscritti, Quinque libri e registri. Nella Biblioteca del Seminario Arcivescovile, fondata nel 1834 dall’arcivescovo Giovanni Maria Bua verranno illustrati gli incunaboli, le cinque centine e alcuni dei più importanti volumi conservati. Nel Museo Diocesano Arborense si ripercorrerà la storia della chiesa Arborense dalle origini altomedievali e la preziosa collezione di manoscritti miniati della Cattedrale (secoli XIII – XVII). I visitatori potranno prenotare le due visite in programma (9.30 e 10.30) nei giorni precedenti l’evento, contattando il Museo Diocesano Arborense.

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Diocesi di Iglesias

L’iniziativa, che vede coinvolti Archivio, Biblioteca e Museo della Diocesi di Iglesias, con la collaborazione di ItinerArtis Volontari Associati (che si sono resi disponibili come guide), intende proporre un approfondimento sulla devozione storicamente riservata, nel territorio diocesano, alla figura di San Nicola di Bari e al cammino devozionale che dalla città di Iglesias accompagnava il simulacro del santo fino alla chiesa a lui dedicata in località detta Enesta, Genesta o de su Cumpingiu posta fra Flumini e Buggerru. Attestato fin dal XVI secolo, il cammino partiva dalla chiesa cattedrale di Iglesias e, attraverso la porta nord della cinta muraria medievale cittadina si snodava attraverso il territorio più settentrionale della Diocesi, in occasione della festa del santo, celebrata la terza domenica di settembre.
Il calendario degli eventi previsti per il giorno 8 giugno propone un convegno (che si svolgerà presso l’Auditorium del Palazzo Vescovile) e l’inaugurazione di un percorso espositivo (presso la sede del Museo Diocesano) dedicati al tema.
Più in particolare il convegno prevede la partecipazione di diversi studiosi i cui interventi verteranno sull’agiografia e l’iconografia del santo, ma soprattutto si darà conto della ricostruzione del percorso attraverso la documentazione storica reperita principalmente fra i materiali dell’Archivio Capitolare (Archivio Diocesano di Iglesias) e del Fondo Notarile dell’Archivio di Stato di Cagliari. Analoga struttura caratterizzerà il percorso espositivo proposto presso il locale Museo, nel quale verranno temporaneamente proposti alcuni fra i più antichi simulacri custoditi presso le chiese parrocchiali di Iglesias, Domusnovas, Santadi, Narcao, Villaperuccio e Carbonia, fattivamente coinvolte nell’iniziativa, nonché una significativa selezione di documenti d’archivio a testimonianza della grande diffusione del culto e della devozione riservati del santo nel territorio diocesano.

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Diocesi di Iglesias

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