La mistica riporta nel suo diario le visioni terribili dell’inferno
Santa Faustina Kowalska, la confidente dell’Amore misericordioso di Gesù, fece l’esperienza dell’inferno. Ecco come lei racconta l’evento nel suo diario: «Oggi sotto la guida di un angelo, sono stata negli abissi dell’inferno. È un luogo di grandi tormenti per tutta la sua estensione spaventosamente grande».
Gli scritti di Santa Faustina sono riportati in “Tutto sui diavoli” (Edizioni Segno) a cura di Don Marcello Stanzione e Carlo Di Pietro.
Le 7 pene
La mistica sostiene di aver visto le anime sottoposte alle seguenti pene: «La prima pena, quella che costituisce l’inferno, è la perdita di Dio; la seconda, i continui rimorsi di coscienza; la terza, la consapevolezza che quella sorte non cambierà mai; la quarta è il fuoco che penetra l’anima, ma non l’annienta: è una pena terribile, è un fuoco puramente spirituale acceso dall’ira di Dio; la quinta è l’oscurità continua, un orribile soffocante fetore e, benché sia buio, i demoni e le anime dannate si vedono fra di loro e vedono tutto il male degli altri e il proprio; la sesta pena è la compagnia continua di Satana; la settima è la tremenda disperazione, l’odio di Dio, le imprecazioni, le maledizioni, le bestemmie».
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Gli altri tormenti
Queste, secondo Santa Faustina, «sono pene che tutti i dannati soffrono insieme, ma questa non è la fine dei tormenti. Ci sono tormenti particolari per le varie anime che sono i tormenti dei sensi. Ogni anima, a causa dei suoi peccati, viene tormentata in maniera tremenda e indescrivibile. Ci sono delle orribili caverne, voragini di tormenti, dove ogni supplizio si differenzia dall’altro. Sarei morta alla vista di quelle orribili torture, se non mi avesse sostenuta l’onnipotenza di Dio. Il peccatore sappia che col senso col quale pecca verrà torturato per tutta l’eternità».
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3 linee essenziali
Come si presenta, allora, l’inferno nella visione di Sr. Faustina? Eccone le linee essenziali:
a) L’inferno è un luogo di grandi tormenti per tutta la sua estensione spaventosamente grande. Orribili caverne e voragini di tormenti dove ogni supplizio si differenzia dall’altro.
b) Le pene principali che straziano i dannati sono sette: La perdita di Dio: è la cosiddetta pena del danno, quella che costituisce veramente l’inferno; I continui rimorsi di coscienza. I dannati saranno torturati dal ricordo dei peccati commessi; Dal ricordo dei tanti aiuti ricevuti e non accettati. Avrebbero potuto salvarsi così facilmente e invece… La consapevolezza che tale stato spaventoso non cambierà mai. La tremenda disperazione con l’odio contro Dio e le bestemmie e le imprecazioni. Essi saranno sempre lontani da Dio e nel fuoco. Non usciranno più da quel carcere di disperazione e di morte. Il fuoco: è la pena che riassume tutte le pene che vanno sotto il nome di “pena del senso”, quel fuoco puramente spirituale, acceso dall’ira di Dio, che penetra l’anima senza annientarla. Con il fuoco l’oscurità continua con un orribile fetore soffocante, la compagnia continua di Satana.
c) Queste sono pene che tutti i dannati soffrono, ma non è questa la fine dei tormenti. Ci sono tormenti particolari per le varie anime, che sono i tormenti dei sensi. Ogni anima, con quello che ha peccato, viene tormentata in maniera tremenda e indescrivibile. Ci sono delle orribili caverne, voragini di tormenti, dove ogni supplizio si differenzia dall’altro.
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