Vi succede, fermandovi per un istante, di sentire di non aver vissuto? Sognate che un giorno tutto questi passi e iniziate finalmente a vivere? “Quando studierò le cose che mi piacciono… quando lavorerò e guadagnerò uno stipendio… quando avrò qualcuno al mio fianco… quando non avrò più questi chili di troppo… quando mi sposerò e avrò una famiglia… quando mi manderanno a quella destinazione…”
E poi, come si suol dire, l’erba del vicino è sempre più verde. L’amica che ha già il fidanzato, il fidanzato che ha la macchina, la famiglia in cui si va a Messa tutti insieme, i compagni che hanno chiaro ciò che vogliono per il loro futuro, gli amici che non hanno grandi problemi…
Passano gli anni e sento di non aver vissuto davvero, che tutto quello che sogno è sempre a cinque o dieci anni di distanza. L’oggi mi pesa, mi stanca, non vi trovo un senso. E forse la nostra tentazione è questa: sognare ad occhi aperti è vivere addormentati.
È cambiato tutto quando ho fatto gli esercizi spirituali: “Ricordate ogni giorno di chiedere a Dio la grazia di incontrarlo in tutti e in tutto… in tutte le cose”, diceva il sacerdote a ogni sessione. “E alla fine della giornata, quando fate il vostro esame, chiedetevi dove avete incontrato Dio quel giorno”. Quanto è difficile incontrare Dio oggi se non viviamo l’oggi! Quanta solitudine nel vivere un tempo in cui non ci siamo né noi né Dio, perché viviamo nel tempo futuro!
1. Imparare a stare
“Come Maria vogliamo imparare a ‘stare’… Con la sua stessa decisione e il suo coraggio, senza evasioni o miraggi”, ha affermato Papa Francesco in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù di Panama 2019, e credo che sia un messaggio profetico per i giovani.