La Neumann fu attratta dalla devozione alla "Via Piccola" di Santa Teresa di Lisieux
Le visioni erano per la mistica tedesca Theresa Neumann una componente quotidiana della vita. Essa riguardavano sia la passione e morte di Gesù, sia episodi della vita della Vergine e del santi. Più di una volta esse ebbero per oggetto il mondo angelico: gli angeli di cui parla la Bibbia e l’angelo custode. Del proprio angelo custode Teresa percepiva la presenza: lo vedeva alla propria destra, come “uomo luminoso”, e vedeva anche l’angelo dei suoi visitatori.
Teresa riteneva che il suo angelo la proteggesse dal demonio, la sostituisse nei casi di bilocazione (fu vista spesso in due luoghi contemporaneamente), l’aiutasse nelle difficoltà. Più di una volta esse ebbero per oggetto il mondo angelico: gli angeli di cui parla la Bibbia e l’angelo custode. Del proprio angelo custode Teresa percepiva la presenza: lo vedeva alla propria destra, come “uomo luminoso”, e vedeva anche l’angelo dei suoi visitatori.

Teresa riteneva che il suo angelo la proteggesse dal demonio, la sostituisse nei casi di bilocazione (fu vista spesso in due luoghi contemporaneamente), l’aiutasse nelle difficoltà. Riguardo all’arcangelo Gabriele, il suo biografo, Johannes Steiner così riporta la visione dell’Annunciazione: “Teresa vede una giovane donna che sembra ancora una ragazzina, assorta in preghiera in una piccola casa. Improvvisamente un uomo luminoso appare al suo fianco. Non entra, “c’è”. “Ha delle grandi ali?”, le domando per metterla fuori strada. “Cosa crede? Questo uomo luminoso non ha certo bisogno di ali”.
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La Neumann nella sua devozione cattolica agli spiriti celesti si rifaceva alla sua speciale protettrice, santa Teresa di Lisieux, che aveva una particolare devozione per i santi angeli di Dio. Come si adatta bene questa sua devozione alla sua “Via Piccola” [come lei amava chiamare quella via che la portava alla santificazione dell’anima]! Infatti, il Signore ha associato l’umiltà alla presenza e alla protezione dei santi angeli: “Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli” (Mt 18,10).

Se andiamo a vedere ciò che la santa Teresa dice degli angeli, non dobbiamo aspettarci un trattato complicato ma, piuttosto, una collana di melodie che scaturisce dal suo cuore. I santi angeli facevano parte della sua esperienza spirituale sin dalla sua tenera età. Già all’età di 9 anni, prima della sua Prima Comunione, santa Teresa si consacrò ai santi angeli quale membro dell”Associazione dei santi Angeli’ con le seguenti parole: “Mi consacro solennemente al vostro servizio. Io prometto, davanti al volto di DIO, alla beata Vergine Maria e alle mie compagne di esservi fedele e di cercare di imitare le vostre virtù, in particolare il vostro zelo, la vostra umiltà, la vostra ubbidienza e la vostra purezza. “Già da aspirante aveva promesso di “onorare con una devozione speciale i santi angeli e Maria, la loro augusta Regina. …Voglio adoperarmi con tutte le mie forze per correggere i miei difetti, per acquisire delle virtù e per adempiere a tutti i miei doveri quale scolara e cristiana”.