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Qual è la volontà di Dio su ciascuno di noi? che nessuno si perda!

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don Luigi Maria Epicoco - pubblicato il 08/05/19

Gesù è venuto al mondo affinché tutti avessimo la possibilità di ritrovarci, la possibilità di avere una via d’uscita dai nostri smarrimenti, di poter soprattutto avere una chance davanti alla morte.

In quel tempo, disse Gesù alla folla:
«Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete.
Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno». (Gv 6,35-40)

Alla domanda “qual è la volontà di Dio su ciascuno di noi”, risponde Gesù nel Vangelo di oggi: “E questa è la volontà di colui che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; io lo risusciterò nell’ultimo giorno”. Che nessuno si perda.Gesù è venuto al mondo affinché tutti avessimo la possibilità di ritrovarci, la possibilità di avere una via d’uscita dai nostri smarrimenti, di poter soprattutto avere una chance davanti alla morte. Lo scopo di Gesù non è salvarci per forza. La salvezza è un fatto estremamente legato alla nostra libertà. Ma la nostra libertà lasciata da sola non avrebbe nessuna possibilità d’uscita, specie davanti alla morte, ed è proprio per questo che Gesù viene, per rendere possibile la nostra libertà. Anche per andare all’inferno bisogna esercitare la propria libertà. Non basta perdersi per andare a finire all’inferno, bisogna scegliere di perdersi, ma nessuno potrebbe esercitare una scelta se non avesse un’alternativa. E Gesù dandoci l’alternativa ci ha lasciati così radicalmente liberi da metterci persino contro di Lui in maniera definitiva, eterna. Con noi Dio rischia sempre, ad ogni istante. È l’amore che si muove così. L’amore rischia. L’amore dà fiducia. L’amore rende liberi fino all’estreme conseguenze. “Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete”. Questo è il paradiso per noi, trovare Colui che estinguerà finalmente la nostra fame e la nostra sete di senso, prendendola sul serio e corrispondendole fino in fondo. L’esperienza dell’inferno è non trovare nessuno che prenda mai veramente sul serio questa fame e questa sete, e proprio per questo mangiare e bere ciò che invece di estinguere ravviva la fame e la sete di felicità, come uno strappo che non trova mai soluzione (sesso, sballo, trasgressione, dipendenze, rapporti malati). Da certe esperienze bisogna imparare a digiunare per recuperare la fame vera.
(Gv 6,35-40)

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