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Perché la Prima Comunione si celebra in genere ad aprile o a maggio?

FIRST HOLY COMMUNION

By wideonet | Shutterstock

Philip Kosloski - pubblicato il 07/05/19

La tradizione per la quale i bambini ricevono la Santa Comunione in questo periodo dell'anno è uno sviluppo recente nel rito romano

In molti Paesi occidentali, è diventata ormai una tradizione celebrare la Prima Comunione dei bambini nel mese di aprile o maggio, ma è un fatto relativamente nuovo e tipico solo del rito romano della Chiesa cattolica.

Nei primi secoli del cristianesimo, i tre sacramenti dell’iniziazione – Battesimo, Confermazione ed Eucaristia – venivano sempre celebrati insieme. Ciò significava che adulti, bambini e neonati ricevevano tutti e tre i sacramenti quando si convertivano al cristianesimo.

In genere accadeva in occasione della Veglia di Pasqua, come avviene oggi nel Rito di Iniziazione Cristiana per Adulti (RCIA). Inizialmente era il vescovo a conferire questi sacramenti, ma man mano che il cristianesimo si è diffuso in Occidente i vescovi non erano più in grado di essere fisicamente presenti. Ciò ha portato a una separazione di questi sacramenti nel rito romano: il Battesimo è diventato un sacramento “solitario” amministrato dal sacerdote o dal diacono, mentre la Confermazione sarebbe stata conferita in seguito quando il vescovo avesse avuto la possibilità di recarsi nella parrocchia. La Prima Comunione veniva poi dopo la Confermazione, ed era spesso ricevuta da adolescenti.




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Nel XIX secolo in molti Paesi occidentali si è sviluppata un’elaborata cerimonia in cui tutti gli adolescenti ricevevano insieme la Prima Comunione nella parrocchia locale, con abiti bianchi che ricordavano la veste battesimale.

Questa pratica è durata fino al 1910, quando Papa Pio X ha abbassato l’età della Prima Comunione, incoraggiando i bambini a ricevere l’Eucaristia a 7 o 8 anni.

La decisione di celebrare la cerimonia ad aprile o maggio si basa soprattutto sulla celebrazione della Pasqua, che in qualche modo la collega alla tradizione originale di ricevere i sacramenti nella Veglia pasquale. Per molti secoli, inoltre, la Chiesa ha istruito i suoi membri a ricevere la Comunione ogni anno nel periodo della Pasqua. L’attuale Codice di Diritto Canonico sottolinea questo “precetto pasquale”:

“Ogni fedele, dopo che è stato iniziato alla santissima Eucaristia, è tenuto all’obbligo di ricevere almeno una volta all’anno la sacra comunione. Questo precetto deve essere adempiuto durante il tempo pasquale, a meno che per una giusta causa non venga compiuto in altro tempo entro l’anno” (Canone 920).

Tecnicamente parlando, chiunque può ricevere la Prima Comunione, con il permesso del pastore locale, in qualsiasi periodo dell’anno, ma considerando lo stretto legame con il periodo pasquale viene celebrata il più delle volte in una delle domeniche che seguono la Pasqua.

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