Nel matrimonio cadono tutte le maschere che ci soffocherebbero: dal desiderio di essere amati si passa all’amare, che è il far fiorire la bellezza eterna dell’altro.
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Nonostante tutta questa preparazione, era poi stata dimenticata in una stanza per due settimane senza molta luce e senza acqua. Poi qualcuno l’ha scovata e ha detto: “Ah, questa piantina è per voi! Buon Natale!”. Il suo valore economico sarà stato pari a 0,49 centesimi, ma abbiamo creduto nelle potenzialità di questa piantina e l’abbiamo tenuta provando a darle un futuro. Per prima cosa l’abbiamo ripulita alla meglio dalla sostanza rossa, le abbiamo dato un po’ d’acqua e messa alla luce del sole.
Ebbene quella piantina da 4 soldi oggi è ancora sul nostro balcone, è diventata più grande, sta facendo nuove foglie e soprattutto ci sta deliziando con dei fiorellini bellissimi! Sembrano campanelle, campane di Pasqua, come quelle che annunciano la Risurrezione del Signore Gesù.

Ed è ciò che è successo proprio per la nostra piccola piantina. Con un po’ d’acqua e un po’ di luce sarebbe sopravvissuta, ma non è bastato questo: abbiamo “creduto in lei”ed oggi è risorta, è bellissima! Forse è quanto accade anche a noi dai giorni del fidanzamento fino ad ogni giorno del matrimonio. Ci fidanziamo e siamo tutti carini, appariscenti…rivestiti di strati di cosmesi, cercando di farci belli per piacere all’altro. Poi entriamo nel matrimonio e ci rendiamo conto che le maschere non solo non durano, ma ci soffocherebbero se ad un certo punto qualcuno non ce ne liberasse!
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È il nostro coniuge che ha questo compito tanto importante quanto faticoso: aiutarci ad essere liberi da tutti quei trucchi che adottavamo per far innamorare qualcuno di noi. Questo processo è lungo, e spesso i coniugi non si accorgono neanche di quanto possano fare bene all’altro semplicemente essendo sé stessi, coi propri pregi e i propri difetti. Ora che siamo sposati e non servono più quei trucchi bisogna che lascino il posto alla bellezza vera che ci abita…a quella bellezza di cui, a volte, ci vergogniamo anche.
Dal desiderio di essere amati gli sposi devono passare all’amare. Dall’innamoramento bisogna passare all’amore. E questo passaggio può essere doloroso. Alcuni si erano sposati per avere qualcuno che li facesse ridere e invece si ritrovano a dover asciugare le lacrime dell’altro. Qualcuno si è sposato per avere qualcuno che lo facesse sentire importante e invece si trova a dover fare da “supporter” al coniuge che spesso si deprime. È una sfida grande che non si vince con le proprie forze. Non si può vincere con le proprie forze.
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È possibile vincerla solo ricordandosi che c’è qualcuno che crede veramente in te. Solo quando scopri che c’è qualcuno che ti ama molto più di quanto ti ama il tuo coniuge e molto molto molto di più di quanto tu pensi di amare il tuo coniuge. È possibile vincere solo quando vedi coi tuoi occhi che Gesù crede così tanto in te che si è giocato la sua stessa vita scommettendo sulla bellezza di cui è capace la tua. Se scopri tutto questo allora sarai come la nostra piantina sul balcone. Smetterai semplicemente di sopravvivere e ti ritroverai a risorgere ogni giorno. Smetterai di “tirare a campare” e ti ritroverai a mettere su nuovi germogli. Smetterai di far finta di essere bello e ti ritroverai a tirar fuori dal tuo cuore una bellezza così radiosa che commuoverà te stesso per primo.
Gesù ti ama e crede in te. Fanne memoria nella preghiera e fanne esperienza nell’Eucarestia…e fiorirai. E fiorirà anche la tua vita ed il tuo matrimonio! Coraggio, Gesù crede in te…e le campane suonano Alleluja!!!
QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE PUBBLICATO DA SPOSI E SPOSE DI CRISTO