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Spiritualità
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Una preghiera per l’elevazione dell’Ostia e del calice a Messa

POPE FRANCIS

Antoine Mekary | ALETEIA

Philip Kosloski - pubblicato il 26/04/19

Rinnovate nella vostra anima un senso di stupore e meraviglia per ciò che accade nella consacrazione

La Chiesa cattolica crede fermamente che dopo le parole di consacrazione pronunciate da un sacerdote durante la Messa, mediante il potere dello Spirito Santo, il pane e il vino vengano trasformati nel corpo, nel sangue e nella divinità di Gesù Cristo. È un grande mistero, donatoci da Gesù Cristo nell’Ultima Cena.

Nel rito romano della Chiesa cattolica, è d’uso che durante la preghiera eucaristica si elevino l’Ostia consacrata e il calice che contiene il prezioso Sangue, perché i fedeli li possano vedere.

Anche se questa azione del sacerdote è spesso breve, i presenti sono incoraggiati a compiere un atto silenzioso d’amore nei confronti di Dio. Molti autori spirituali suggeriscono di usare, mentre il sacerdote eleva l’Ostia, le parole di San Tommaso apostolo quando ha incontrato il Cristo risorto:

“Mio Signore e mio Dio!” (Giovanni 20, 28)

È poi tradizione dire in silenzio, quando viene elevato il calice,

“Gesù mio, misericordia!”

È un modo per esprimere la propria convinzione del fatto che Dio sia davvero lì, superando ogni dubbio che si possa avere, com’è avvenuto per San Tommaso.

Altri testi spirituali offrono preghiere più lunghe, come queste due preghiere tratte dal Manuale di San Vincenzo, pubblicato nel 1856:

“Ave, Vittima di salvezza! Re eterno! Verbo incarnato, sacrificato per me e per tutta l’umanità! Ave, prezioso Sangue del Figlio di Dio! Ave, sacra carne, lacerata con chiodi, trafitta da una lancia e sanguinante su una croce per noi poveri peccatori! O straordinaria bontà, o amore infinito! Fa’ che quel tenero amore interceda ora per me! Fa’ che tutte le mie iniquità vengano cancellate, e che il mio nome venga scritto nel libro della vita! Credo in te; spero in te; ti amo. A te l’onore, la lode e la gloria da tutte le creature, per sempre”.

“Ave, sacro sangue che scorre dalle ferite di Gesù Cristo e che lava via i peccati del mondo! Pulisci, santifica e preserva la mia anima, nulla possa separarmi da te! Guarda, eterno Padre, il tuo santo Gesù, guarda il volto del tuo Cristo, nel quale ti sei compiaciuto. Ascolta la voce del suo sangue che grida a te, non per vendetta, ma per perdono e misericordia. Accetta questa oblazione divina, e attraverso i meriti infiniti di tutto ciò che Gesù ha sopportato sulla croce per la nostra salvezza, degnati di guardare anche noi, e tutto il tuo popolo, con uno sguardo di misericordia”.

Qualsiasi cosa facciate durante la consacrazione a Messa, alzate lo sguardo e guardate il Signore risorto, e offritegli il vostro amore e la vostra adorazione. Egli viene durante la Messa per voi, e vuole dimorare nel vostro cuore.




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