Al carcere di Velletri si è svolta la lavanda dei piedi nel corso della messa in Coena Domini. Il monito di Francesco: anche chi è grande deve sentirsi servitore
«Il gesto che farò oggi, sia per tutti noi un gesto che ci aiuti ad essere più servitori gli uni degli altri, più amici, più fratelli», ha detto Papa Francesco durante la messa in Coena Domini del 18 aprile a Velletri, dove il Papa ha svolto il rito della lavanda dei piedi in una struttura penitenziale.
“Chi si sente più grande deve sentirsi servitore”
«Siate fratelli nel servizio, non nell’ambizione di chi calpesta l’altro. La fratellanza è essere al servizio dell’altro», ha aggiunto al Papa, facendo riferimento al gesto di Gesù che si inginocchia per lavare i piedi ai dodici apostoli nonostante lui fosse per tutti il Maestro. «Chi si sente più grande deve sentirsi servitore – ha proseguito Francesco – nel cuore nostro deve esserci l’amore del servizio.
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La provenienza dei detenuti
Il Papa è stato accolto a Velletri dai vertici della struttura penitenziaria e dal Cappellano, Don Franco Diamante. Poi la santa messa che si è tenuta nel Salone teatro della Casa Circondariale, e che ha dato inizio al Triduo Pasquale.
Dopo la proclamazione del Santo Vangelo, ha lavato i piedi a 12 detenuti provenienti da quattro diversi Paesi: 9 sono italiani, 1 brasiliano, 1 della Costa d’Avorio e 1 del Marocco, alcune dei quali, dopo il gesto del papa, gli hanno voluto stringere la mano visibilmente commossi.
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Il Papa ha dato la Comunione
Durante il rito Papa Francesco ha dato direttamente la Comunione ai fedeli. Un evento raro, che vuole trasmettere concretamente l’essere a servizio degli altri, nonostante il ruolo elevato che si ricopre. Papa Francesco lo aveva fatto durante la messa tenuta nel carcere minorile di Casal del Marmo e in pochissime altre occasioni.