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La figlia di Sandra Milo dichiarata morta, torna a vivere grazie alla Beata Maria Pia Mastena

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Wikipedia

Sandra Milo; Beata Maria Pia Mastena, fondatrice

Paola Belletti - pubblicato il 17/04/19

Il miracolo che è valso la beatificazione alla suora fondatrice delle Religiose del Santo Volto ha beneficato la terzogenita dell'iconica attrice italiana, oggi 86enne.

Il racconto di una vita: non solo cinema e tv, ma grandi amori e dedizione ai figli

Lo racconta la stessa Sandra Milo su Diva e Donna: l’articolo è dedicato ai momenti salienti della sua vita e della sua lunga carriera, come attrice e come donna. La Milo confessa, come confessano i martiri una fede incompresa, che ha rinunciato volentieri ad opportunità professionali per dedicarsi ai figli e al suo uomo (di turno). E anche questa dichiarazione non è per nulla trascurabile.

Musa ispiratrice di tanti registi, tra cui Roberto Rossellini e Federico Fellini, rappresenta un vero fenomeno di sensualità. All’apparenza dolcissima, ha grinta e ciò che ha avuto dalla vita l’ha conquistato da sola. (…) «Ho lasciato il cinema tante volte e solo per amore, agli uomini bisogna dedicare tempo».

Dice, parlando dei suoi amori, e passando a considerare i figli aggiunge:

«Ho rinunciato a molti film per loro, ma sono cresciuti bene».

Ma c’è un’altra dichiarazione che colpisce senza sconvolgerci perché i miracoli avvengono di continuo, le cataratte della Grazia sono sempre aperte e le fila dei nostri intercessori non fanno che aumentare.




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La nascita della terza figlia, Azzurra Maria

La giornalista, Annamaria Piacentini, riguardo ai figli infatti le pone subito un’altra domanda:

Sua figlia Azzurra è viva grazie a un miracolo riconosciuto dalla Chiesa. Cosa è accaduto? Ero ricoverata alla clinica Santo Volto di Roma e stavo partorendo.

Siamo nel 1970. Il parto era stato prematuro, si legge su Santi e Beati. Il travaglio si avvia infatti a sole 28 settimane di gestazione (non è la prima volta che la signora Milo ha un parto prematuro, nel primo caso era stato fatale per il bimbo; era sposata da poco con il marchese Cesare Rosighiero all’età di soli 15 anni). La bimba nasce cianotica e priva di attività cardiaca e muscolare. Oltre al ginecologo erano presenti il padre e il nonno della bambina, anch’essi medici ed entrambi avevano partecipato alle manovre di rianimazione, durate per almeno 20 minuti, al termine delle quali il ginecologo redige il certificato di avvenuto decesso della piccola,

«La bimba è morta» gridarono i medici, dopo aver tentato ogni tipo di rianimazione. Ero disperata, quando la fedelissima suor Costantina prese la bimba, l’avvolse nella copertina bianca che avevo portato con me e fuggì via. Si recò a pregare Madre Maria Pia Mastena, fondatrice dell’ordine, e dopo poco la bimba fece il suo primo vagito. La Chiesa ha avviato il processo di canonizzazione per la Madre. (Diva e Donna, 15-16 aprile 2019)

Il miracolo: la neonata dichiarata morta torna a respirare senza riportare alcun danno

Dal Cielo non badano tanto a chi è più o meno diva; da là si guardano i cuori e si valutano cose che noi non vediamo, per miopia del cuore e per condizione esistenziale; siamo nel tempo, in un piccolo qui ed ora, non nell’eterno e immersi nella carità piena che permette di vedere e comprendere davvero. E qua, sulla terra, si aggirano sempre fratelli e sorelle dalla memoria lunga che ricordano perfettamente come Cristo abbia garantito risposta a preghiere insistenti; e così la benedetta ostinazione e fiducia di suor Costantina le ha fatto snobbare i protocolli previsti in quei casi e le ha fatto cambiare tragitto. Con la piccola in braccio, non ancora ritenuta cadavere, si dirige verso la nursery. Non verso il freddo, ma al caldo tanto per cominciare. Leggiamo ancora da Santi e beati:

Una Religiosa del Santo Volto, suor Costantina Ravazzolo, prese in braccio la neonata: avrebbe dovuto condurla nella cella mortuaria, ma la pose in un’incubatrice della nursery. Le praticò la respirazione bocca a bocca e le erogò l’ossigeno: contemporaneamente, invocò la sua Fondatrice. Di lì a poco, la piccola ebbe un sussulto, poi emise un respiro e cominciò a piangere. Esami successivi dimostrarono che il lungo periodo senza ossigeno al cervello non aveva in nulla intaccato il suo normale sviluppo.

E’ bello vedere come la fede non salti mai l’aspetto umano, le risorse naturali che abbiamo a disposizione della nostra intelligenza: suor Costantina infatti tiene la bimba al caldo, pratica la respirazione bocca a bocca, continua a fornirle ossigeno. Non è un dettaglio, dice proprio di quanto sia rispettosa della ragione umana la nostra fede.


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La bimba, quindi, vive! Risuscita, possiamo ben dire. Ed è stata riconsegnata alla mamma che l’avrà accolta con sovrabbondante e commossa gratitudine: i figli sono doni, dovremmo ricordarcelo sempre anche quando non rischiano la morte.

Il processo canonico è andato avanti secondo le tappe previste e senza strappi al protocollo! E così, il

22 giugno 2004, san Giovanni Paolo II autorizzò la promulgazione del decreto con cui quanto accaduto a Maria Azzurra De Lollis era un vero miracolo, ottenuto grazie alla fondatrice delle Religiose del Santo Volto. La beatificazione di madre Maria Pia Mastena è stata celebrata il 13 novembre 2005 nella Basilica di San Pietro a Roma. A presiedere il rito, come delegato di papa Benedetto XVI, il Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, il cardinal José Saraiva Martins. Nella stessa celebrazione furono beatificati anche Charles de Foucauld e madre Maria Crocifissa Curcio. La sua memoria liturgica, per la congregazione da lei fondata, è stata fissata al 27 giugno, vigilia della sua nascita al Cielo. (Santi e Beati)

A Verissimo una scioccante e speriamo infondata dichiarazione

Il 6 aprile scorso, per un un altro rotocalco, questa volta televisivo,Verissimo, di fronte a Silvia Toffanin l’anziana attrice ha fatto altre dichiarazioni queste sì scioccanti e motivo di tristezza: si è detta vessata dal fisco che pretenderebbe cifre esorbitanti e ingiuste di imposte (3 milioni, poi scesi a 850 mila euro) e di avere per questo pensato seriamente al suicidio. Sarà la figlia, Deborah, più grande di Azzurra Maria, a smentire almeno nelle intenzioni le parole della madre, archiviandole come boutade fatta allo scopo di scuotere le coscienze e denunciare le pretese di un fisco troppo famelico, anche se, stando a Wikipedia, ha già dei significativi trascorsi giudiziari legati ad una truffa immobiliare consumatasi a fine anni ’90.

Ha sempre amato la vita, la mamma, dice Debora e pensando alla storia del miracolo che le ha restituito una figlia neonata, questa affermazione ci pare decisamente verosimile. Come e più di lei tante persone si trovano a dover fronteggiare momenti critici, apparentemente senza uscita ma occorre lottare, non soccombere e chiedere aiuto. La vita ha un valore talmente smisurato che nessuna ingiustizia subita (anche se fosse) ne giustifica il rifiuto.

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