I testi della cantautrice non sono piaciuti al vescovo che non ha autorizzato l’esibizione in piazza Duomo. Nel mirino sopratutto la canzone “Gesù Cristo sono io”. Ecco il testo originale
Alla commissione per i pubblici eventi della Curia di Lecce non sono piaciuti i testi “troppo irriverenti” della cantautrice Levante, per questo le ha negato piazza Duomo per il concerto in programma il 6 agosto. Sotto accusa ci sarebbe in particolare la canzone “Gesù Cristo sono io“, dell’album “Nel caos di stanze stupefacenti” del 2017.
Incompatibili con i valori della piazza
I testi della cantautrice siciliana trasferita a Torino, dove ha inciso tra l’altro con l’etichetta ‘Inri’, sono stati considerati incompatibili con i valori simbolo della piazza leccese in cui si trovano anche la Cattedrale e il seminario.
Già pubblicizzata dall’artista
Il portavoce del vescovo Michele Seccia, Vincenzo Paticchio, spiega che la commissione non si era ancora espressa, ma «abbiamo scoperto che la tappa leccese in piazza Duomo del tour – dice – era già stata pubblicizzata per il 6 agosto sul sito dell’artista e su quello di Ticketone».
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Le motivazioni della Curia
La decisione di negarle lo spazio «è stata deliberata solo lo scorso primo aprile, quando la commissione si è riunita decidendo di non accogliere la richiesta. Il vescovo vuole aprire piazza Duomo agli eventi – conferma Paticchio – ma a condizione che i contenuti delle manifestazioni ospitate siano in sintonia con i valori del luogo. E’ vero, i giovani vanno incoraggiati, ma certi testi sono troppo irriverenti per essere cantati nella piazza simbolo della Chiesa di Lecce» (Ansa, 10 aprile).
La replica di Levante
Levante ha risposto alla Curia attraverso i suoi profili social: «La Chiesa ci insegna ad analizzare i testi, li leggiamo, li analizziamo, li comprendiamo e li facciamo nostri».
«Qui – prosegue Levante – invece siamo davanti a persone che si sono fermate a leggere un titolo e non hanno analizzato un testo. Visto che si è parlato di sacralità e del fatto che io ho offeso non so quale tipo di sacralità, vorrei rispondere perché io ho difeso la sacralità della donna paragonando i dolori di una donna maltrattata ai dolori di Cristo. Quindi non c’è nessuna offesa da parte mia» (L’Huffington Post, 11 aprile).
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Pubblichiamo di seguito il testo della canzone
Gesù Cristo sono io
tutte le volte che mi hai messo in croce
tutte le volte che “sei la regina”
e sulla testa solo tante spine
Gesù Cristo sono io
per le menzogne che ti ho perdonato
e le preghiere fuori dalla porta
per il mio sacro tempio abbandonato
(RITORNELLO) Confessa, che sei il demonio nella testa
che mi trascina sempre giù.
Confessa, che il paradiso non mi spetta
che non mi sono genuflessa,
che non mi sono genuflessa
che da te risorgo anch’io.
Gesù Cristo sono io
moltiplicando tutta la pazienza
avrò sfamato te e la tua arroganza
forse ti ho porto pure l’altra guancia.
Gesù Cristo sono io
che di miracoli ne ho fatti tanti
ti ho preso in braccio e ti ho portato avanti
ma tu ricordi solo i miei peccati
Per tutte le spine del mondo
i chiodi piantati nel cuore
questo è il mio sangue
questo è il mio corpo
li porto via amore
Per tutte le spine del mondo
i chiodi piantati nel cuore
questo è il mio sangue
questo è il mio corpo
li porto via amore
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