Se non perdoniamo, viviamo per tutta la vita stringendo al petto un nido di calabroni. Perdono e gratitudine ad ogni passo e… fai il meglio che puoi con quello che hai!Parliamo del perdono. Il perdono ci fa vivere meglio. Perdonare non vuol dire “non mi hai fatto del male”, vuol dire che lascio andare, che non permetto al fatto che tu mi abbia fatto del male di continuare a farmi del male. Perdonare non vuole assolutamente dire rinunciare alla giustizia, al contrario, quindi la giustizia deve esserci, ma il perdono serve a noi. Se non perdoniamo, viviamo per tutta la vita stringendo al petto un nido di calabroni. E poi… “ti ho perdonato, riconosco la tua umanità, qualsiasi sia stata la tua colpa, riconosco la tua umanità e quindi anche la mia”.
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Ci sono cose a cui non si può rinunciare; una di queste è il perdono e la seconda è la gratitudine. Con queste due armi noi riusciamo a vivere qualsiasi cosa succeda; sono i due pilastri dei tre necessari per essere sempre capitani della nostra anima. E il terzo è “fai meglio che puoi con quello che hai. Piantala di lamentarti per quello che non hai: non ce l’hai, è andata così; sfrutta al massimo quello che hai, sfrutta al massimo il tuo talento anche se magari è uno solo! Perdono e gratitudine ad ogni passo e fai il meglio che puoi con quello che hai”.
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