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Cos’è il “Kerigma”?

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A12 - pubblicato il 05/04/19
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La vera evangelizzazione inizia con il kerigma di padre Evaldo César de Souza, C.Ss.R.

La parola “kerigma” è collegata agli emissari o messaggeri reali – i “kerix” -, uomini che percorrevano i regni proclamando le notizie collegate alla vita di palazzo.

Nella tradizione cristiana, il termine “kerigma” è diventato sinonimo del primo annuncio delle verità di fede. Dopo la morte di Gesù, i discepoli sono andati per città e villaggi annunciando il kerigma del Regno di Dio, che nella Scrittura si riassume così: Gesù di Nazareth è morto, è risorto e siede alla destra di Dio Padre.

Questa affermazione è il centro della fede cristiana. Tra gli apostoli, San Paolo è chiamato spesso il grande missionario kerigmatico, visto che ha saputo più di chiunque altro proporre le basi del Vangelo e il nome di Gesù a molti popoli e a culture diverse. Il kerigma cristiano consiste nella presentazione di Gesù con i suoi tre grandi titoli: Salvatore, Signore e Messia.

Tutti coloro che desiderano seguire Gesù Cristo passano necessariamente per l’annuncio della fede, per il risveglio dell’amore per Gesù. Il kerigma è allora il primo annuncio del Vangelo per le persone che ancora non conoscono Cristo. La parola annunciata non è una teoria, ma la Buona Novella che rivela l’amore di Dio per l’umanità nell’offerta di suo Figlio Gesù.

La vera evangelizzazione inizia con il kerigma, che dà vita nuova, esperienza di fede, Buona Novella e potere dello spirito. Solo gli inviati hanno autorità per annunciare il kerigma. L’evangelizzazione ha un processo proprio che non va invertito per non perdere la forza intrinseca della Parola di Dio: in primo luogo si deve presentare Gesù, centro e base della Buona Novella, e solo dopo si devono esporre le verità, le leggi e le richieste di Cristo.s

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