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Da poliziotto a sacerdote: proteggere e curare

JOSE PEDRAZA

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Esteban Pittaro - pubblicato il 04/04/19

La curiosa storia di José Pedraza

José Pedraza non rinnega il suo passato nella Polizia. Questo diacono ordinato di recente della diocesi di Nueve de Julio, in Argentina, ha sentito però che Dio gli chiedeva qualcosa di più, un’idea che aleggiava fin da quando era adolescente e frequentava gli scout.

Prima José voleva studiare cucina o geografia, poi ha finito per entrare nella Polizia di Buenos Aires e ha lavorato tre anni nella località di Pehuajó, a 60 chilometri dalla sua città natale, Henderson, nella zona rurale che circonda la capitale argentina.

Lì ha servito nel Gruppo di Sostegno Dipartimentale, e si occupava di ispezioni delle carceri o della protezione di personaggi che visitavano la città, come ha ricordato a Radio Maria.




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In quegli anni, Juan è stato invitato da un amico a un ritiro, a cui ha assistito in uniforme, e ha sentito la chiamata che oggi ricorda come quella di San Paolo. Ha sentito che Cristo era con lui.

Aveva provato qualcosa di simile già a 16 anni, e quindi nel 2010 ha lasciato la Polizia e l’anno successivo è entrato nel seminario di Mercedes, dove si formano i futuri sacerdoti della diocesi di Nueve de Julio.

Juan crede che i suoi anni nella Polizia siano stati un dono di Dio come parte della sua storia di salvezza, come ha confessato alla radio locale Cadena Nueve: “La Polizia mi ha insegnato molte cose: impegno, responsabilità, lavorare in strada, stare a contatto con la gente, quello che si chiama lavoro di strada. Mi ha insegnato molto, la apprezzo davvero. Non me ne sono andato perché non mi piaceva più, anzi, le sono molto grato. Dio, però, mi ha chiamato per una vocazione speciale, diversa, che mi rende più pieno”.

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Il vescovo di Nueve de Julio, Ariel Torrado Mosconi, durante la cerimonia di ordinazione ha sottolineato che la sua esperienza in Polizia potrebbe essere integrata nel suo nuovo servizio sacerdotale: “La tua dedizione al servizio dei cittadini nella Polizia, la partecipazione ai gruppi scout, lo spirito di servizio negli anni di seminario, il tuo spirito fraterno con i compagni al centro vocazionale Cardinal Pironio e la tua dedizione all’Hogar de Cristo mostrano dei doni, delle disposizioni e delle capacità che non verranno dimenticate, e che potresti integrare per rendere più ricco e fecondo il tuo servizio in molti sensi”.


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“Sembra incomprensibile, ma in sostanza entrambe le figure si prendono cura del prossimo. La funzione del poliziotto è quella di proteggere il cittadino e la comunità, quella del sacerdote è curare e vegliare sui fedeli e sui più deboli”, ha detto José, che spera di poter lavorare con la Polizia anche nella sua nuova missione sacerdotale: “So cosa vivono i poliziotti e ho gli stessi codici. Vorrei avvicinarmi con uno sguardo consolatore e conciliatore. Uno sguardo di fede e una visione trascendente aiuterebbero molto in Polizia”.

Se Dio vorrà, alla fine dell’anno il diacono José sarà ordinato sacerdote dell’immensa diocesi di Nueve de Julio, prevalentemente rurale e che copre un territorio di 57.000 chilometri quadrati, più esteso di Paesi come Svizzera, Croazia o Costa Rica.

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