Conosco donne bellissime della bellezza autentica che il tempo non scalfisce ma esalta. Donne che hanno dato alla luce e cresciuto nella fede e nel corpo 6, 8, 10 figli, amando e onorando il proprio marito nella propria casa come in un monastero nel quale l’intimità con Cristo loro Sposo scende come un fiume di Grazia su ogni membro della loro famiglia.
Donne realizzate con le mani rugose di saponi e lavatrici, denti fragili e capillari ereditati dalle gravidanze, rughe come monili a ricordo delle tante notti insonni, donne che al solo guardare la luce che brilla nei loro occhi ti rendi conto che mai le ha sfiorate il cupo sentimento della frustrazione. Donne con poco shopping e molti supermercati da macinare come tapis roulant per restare in forma-amore , docce ai bambini e quintali di panni da stirare le loro Spa del benessere, emancipate e autodeterminate al punto di sciogliere ore, progetti e sogni nella Volontà di Dio che le accompagna a vincere l’egoismo e a perdere la vita per marito, figli, genitori e suoceri, la fonte della vera pace perché soprannaturale che spargono come un profumo soave intorno a loro.
Leggi anche:
La nostra epoca ha bisogno di donne belle perché sante
Donne che hanno combattuto, e che lottano con il demonio e le sue menzogne ogni istante, che restano ferite nelle battaglie di ogni giorno, ma che proprio da quei segni di vita vissuta sino in fondo senza risparmiarsi nessuna responsabilità, ho visto migliaia di volte come dalle vetrate delle cattedrali medioevali, risplendere una luce che sa di eternità. Quella stessa luce che brilla sul volto delle suore di clausura che ho conosciuto, eco fedele dell’eternità che filtra dalla carne che vive senza fuggire ogni centimetro della storia. Il bagliore dello Sposo impresso nella sposa, donna vera e compiuta in Lui.