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Da Levante a Ponente, crescono i primi germogli del Monastero Wi-Fi

BAMBINA, PIANTA, LUCE
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Due lettere che raccontano i primi incontri di preghiera e meditazione della parola nati dopo il primo capitolo generale del cosiddetto Monastero Wi-Fi. Un’occasione semplice e coraggiosa per nutrire la nostra vita di laici cristiani assetati di Cristo.

Cominciamo a ricevere notizie di piccoli monasteri che si formano in giro, cioè persone che si incontrano per pregare e per condividere un pezzetto di cammino, per raccontarsi il loro modo di integrare la vita spirituale in quella quotidiana da laici. Qualcosa di non strutturato, che non sappiamo ancora quale forma prenderà.  Lo scopo è sicuramente stare nelle proprie realtà, e vivificare quelle che già ci sono. Però ogni tanto bisogna fare il pieno di energia per la vita spirituale, e mi sembra che a Genova e Levanto si sia fatto il pieno per ripartire. Verso dove ce lo dirà lo Spirito.
Chi vuole unirsi alle liguri è invitato. Chi vuole fare altrettanto nella sua città, cominci. E se ce lo volete raccontare, siamo qua.
MANO, SEME, PIANTARE

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Carissima Costanza,
giovedì sera dalle 19,30 alle 22,30, nella Parrocchia di Nostra Signora delle Grazie e San Gerolamo a Genova, un gruppetto di partecipanti alla Grazia esagerata del 19 gennaio scorso a  Roma, ha voluto riunirsi dalle diverse parrocchie (una decina) per guardarsi un po’ in faccia, mangiare, fare un retro gossip alle tue spalle (da un punto di vista eminentemente biondo) e pregare.  Eravamo una trentina.
Dopo aver banchettato lautamente (e meno male che non era venerdì data l’ampiezza della fantasia culinaria condivisa) ci siamo presentati e ognuno di noi ha raccontato la realtà della propria parrocchia e la propria appartenenza o meno a gruppi o iniziative di preghiera.
Abbiamo cercato di capire se e quanto frequentemente desideriamo vederci e ci confronteremo ancora su questo dopo Pasqua.
E’ emersa una grande eterogeneità della realtà parrocchiale, una fatica grande nel trovare spazi adatti alla nostra necessità di preghiera, in strutture dove spesso imperano i “potentati” e le possessività dei singoli o dei  gruppi, sull’offerta parrocchiale.
Tutti hanno mostrato una immensa gratitudine a te Costanza per il dono che sei, per un esempio imitabile e inimitabile al contempo, per il tuo essere il collante tra un popolo un po’ sperduto e Dio.


CHIOSTRO FONTEVRAULT ABBAZIA VALLE DELLA LOIRA
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In Si salvi chi vuole è racchiuso un patrimonio di pulsante conversione adesia alla realtà e in itinere!
Fieramente ho dato lo scoop che siamo quasi a tiro con la regola/ritmo/lavori in corso del Monastero wifi, sventolando una notevole risma di fogli stampati. Il tempo è volato  e alle 21, ci siamo avviati in chiesa per un binomio da far tremare tutti i diavoli: Adorazione con Rosario meditato guidata dal nostro Parroco, Don Davide, intervallata da semplici canti e voci guida dei partecipanti per la lettura dei brani dei misteri e per condurre il coro delle Ave Marie…
Alla trentina di partecipanti si sono unite altrettante persone della parrocchia che sono venute direttamente in chiesa.
La mascotte era Michelino di un anno e mezzo con mamma Giorgia e papà Luca che ha tenuto compagnia a Gesù pure lui!
Ma la gag, il siparietto del nostro Carlo chierichettone di mezza età, offertosi in aiuto per il turibolo asfissiato da una nuvola soffocante di incenso è stato addirittura mistico!!
La gratitudine è tanta: lo scopo del Monastero wifi di fare pregare in unione spirituale e/o reale si è adempiuto e siamo usciti di chiesa  lasciando la scia… di incenso e di gioia.

Un abbraccio alla più sofisticata piumosa & ghepardata badessa del mondo!

Monica & Giuse


MONASTERO WI-FI
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Levanto
“NEL MONDO MA NON DEL MONDO”
minuscole cellule di monastero Wi-Fi
Chi misura il successo di un’iniziativa in base ai numeri probabilmente lo potrà considerare un fallimento… ma chi gioca  nella squadra di Dio sa che non importa la quantità, che un pizzico di lievito basta per far fermentare tutta la pasta e soprattutto che… il Signore ama vincere con un piccolo esercito!
E se la giornata in S. Giovanni è stata un po’ l’esperienza del Tabor, in cui il Signore eccezionalmente chiama in disparte per manifestarsi con potenza e ricaricare le nostre esauste batterie spirituali, queste esperienze locali di monastero Wi-Fi che cominciano a fiorire un po’ dovunque e che al confronto possono sembrare insignificanti, sono invece quei giorni preziosi di quotidianità con Gesù che i Vangeli non riportano, ma nei quali i discepoli hanno costruito concretamente il loro amore e la loro fedeltà.
Con queste premesse, il primo incontro del monastero Wi-Fi a Levanto, piccolissimo paese della riviera ligure di levante, nella sua semplicità è stato un momento di vera Grazia.
Grazia per il dono di un pastore giovane che – volto della chiesa in uscita – ha accettato di condividere la preghiera, il pranzo domenicale, le chiacchiere e il tempo (anche rubato al riposo) con le sue pecore.
Grazia per i 4 confratelli che, pur conoscendo poco o niente il monastero Wi-Fi, si sono aggiunti ai 3 che avevano partecipato al Capitolo in S. Giovanni, condividendo il valore della preghiera insieme, del fare comunità per cercare il volto del Signore nelle pieghe della quotidianità.
Grazia per la cornice semplice e meravigliosa in cui si è svolto l’incontro, “monastero” sui generis con una tavolata di pietra come refettorio, un prato fiorito come sala capitolare, un cielo terso come volta, una pineta come colonnato del chiostro e una cappellina come sancta sanctorum. Grazie alla disponibilità dei frati che ci hanno messo a disposizione tutto questo.
Grazia per il pranzo all’aperto nel tepore della primavera, condiviso in fraternità tra confidenze e risate di bimbi alla rincorsa di un pallone sull’erba.
Grazia per l’Adorazione eucaristica in cappella, prezioso e raro momento di certosino silenzio, nel quale finalmente il Signore ha potuto parlare al nostro cuore senza essere sovrastato dalle voci del mondo e perfino da tante preghiere vocali che potrebbero diventare un ostacolo all’ascolto.
Grazia per la catechesi proposta, “Nel mondo ma non del mondo”, che a ben vedere è la regola aurea del monaco Wi-Fi, accompagnata dalla lettura della lettera a Diogneto  testo del II secolo che, tra le altre cose, descrive la condizione dei cristiani del tempo, ma si è rivelato profetico e incredibilmente attuale anche per noi.
Grazia per la condivisione semplice, scambio prezioso per capire che gli altri hanno le nostre stesse difficoltà, lo stesso desiderio di felicità che faticosamente e spesso a tentoni cerchiamo di saziare, ma che solo in Cristo trova il suo pieno compimento.
Grazia infine perché lo Spirito ha suggerito come proseguire il cammino, senza ripetere per adesso lo stesso schema – anche se ben riuscito – ma portando il buon seme di questa domenica in una realtà di preghiera già esistente, che magari non conoscendo neppure il monastero Wi-Fi ne condivide però il medesimo desiderio: l’assiduità “nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli, nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere”. Che poi è il desiderio di tutti coloro che appartengono a Cristo.
Allora appuntamento il 2 maggio alle 19:30 presso l’antica pieve di S. Siro a Montale, per cena condivisa, Adorazione e catechesi, insieme alla comunità parrocchiale del luogo.
Perché questo piccolo, sgangherato esercito di innamorati di Cristo possa imparare a marciare finalmente insieme verso la patria celeste.