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Cosa significa il termine “Annunciazione”?

ANNUNCIATION

Paolo de Matteis | PD

Philip Kosloski - pubblicato il 25/03/19

Il nome della solennità del 25 marzo è pieno di significato spirituale

Nella Chiesa cattolica, il 25 marzo si festeggia la solennità nota come “Annunciazione del Signore”. Cosa significa?

Il termine “Annunciazione” deriva dal modo in cui la Chiesa nomina questo giorno festivo in latino (Annuntiationem Beatae Mariae Virginis). La parola annuntiationem ha la sua radice nel verbo latino annuntiare, annunciare.

La parola si riferisce all’“annuncio” dell’incarnazione del Signore alla Beata Vergine Maria, come narrato nel Vangelo di Luca:

“L’angelo, entrato da lei, disse: «Ti saluto, o favorita dalla grazia; il Signore è con te». Ella fu turbata a queste parole, e si domandava che cosa volesse dire un tale saluto. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù»” (Luca 1, 28.31).

La solennità dell’Annunciazione è un giorno splendido nella Chiesa, che segna la libera accettazione del progetto divino da parte della Beata Vergine Maria. È il giorno in cui “il Verbo si fece carne”, prendendo dimora nel grembo della Madonna.

È anche un preannuncio del giorno di Natale, che cade esattamente nove mesi dopo il 25 marzo. Il grande mistero dell’Incarnazione inizia il giorno dell’Annunciazione, un giorno che ci sfida a guardare alla nostra vita e a come Dio ci ha “annunciato” il suo progetto. Se la maggior parte di noi non riceverà mai un annuncio simile attraverso le parole di un angelo, Dio cerca comunque di comunicarci la sua volontà attraverso i desideri del nostro cuore.

Dobbiamo semplicemente aprirgli il nostro cuore e ascoltare attentamente quello che sta cercando di dirci.

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