di Pablo Perazzo
Questo video sulla pigrizia potrebbe essere un buon incentivo a cambiare qualcosa in me durante questa Quaresima. Come dice il presentatore, in genere si riscontra maggiormente nei giovani. Perché? Perché è un peccato – sì, un peccato – che ci invita a non far nulla, o magari a fare le cose ma al momento sbagliato. Immaginiamo che alle cinque del pomeriggio debba pulire il giardino di casa e usi quel tempo per fare altre cose per avere più tempo libero la sera per uscire con gli amici. Anche quella è pigrizia.
Anche se stiamo facendo qualcosa di positivo – compiti scolastici o universitari, ecc. -, se non li svolgiamo al momento giusto è pigrizia. È importante capirlo. Sia che non stiamo facendo quello che dovremmo fare, sia che facciamo qualche altra cosa – anche importante – che non si dovrebbe fare in quel momento, in entrambe le situazioni non si sta facendo ciò che spetta in modo responsabile.
Perché la pigrizia è tanto negativa?
Potrebbe sembrare un peccato senza grande importanza se paragonato a lussuria, vanità, invidia o magari superbia, ma comporta un meccanismo ingannevole per il quale a poco a poco si smette di fare ciò che spetta e che porta alla santità. Smetto di pregare bene, non mi sforzo più di vincere i miei difetti, non sono generoso per andare incontro a un amico che ha bisogno del mio aiuto ma è qualcosa che so che mi costerà sforzo… a poco a poco la pigrizia permea in tutta la mia vita.
È proprio in questo che si radica uno dei suoi inganni: la sottigliezza – non lasciamoci ingannare – nel dire a noi stessi: “Non è una gran cosa. In fondo, cosa può accadere? Se lo faccio un po’ più tardi non è la fine del mondo”. Il problema è che quelle piccole concessioni che assumiamo nella nostra vita quotidiana generano schiavitù sempre più pesanti, finché – quando me ne rendo conto – è ormai molto difficile cercare di vivere e agire come un vero cristiano, ovvero disposto a sacrificarmi e a vivere una donazione generosa nel momento in cui lo richiedono le circostanze. Questa pigrizia mi porta a perdere il dominio sulla mia volontà. Divento incapace di compiere scelte radicali, e acconsento ad atteggiamenti sempre più rilassati.
Per un cristiano, per qualcuno che vuole essere come Cristo, la pigrizia è qualcosa che allontana da un atteggiamento radicale per vivere l’amore che ci insegna il Signore. Diventano impossibili il sacrificio, la generosità, la prontezza… Il pigro perde la disposizione a vivere donandosi il più possibile. Non è capace di farsi violenza e di spezzare gli atteggiamenti capricciosi personali, o quei gusti che portano sulla cattiva strada.
Cosa possiamo fare per vincerla?
In realtà si possono fare molte cose. Personalmente approfitterei di questo periodo della Quaresima per concentrarmi su una o due situazioni in cui la mia pigrizia si manifesta in modo più chiaro. Cosa intendo? Tutti abbiamo un’inclinazione alla pigrizia, o meglio tutti abbiamo un’inclinazione al peccato in generale. Si chiama concupiscenza.
Suggerisco, quindi, che il cambiamento e la conversione siano qualcosa di concreto e palpabile. Non fermiamoci alle buone intenzioni senza ottenere nulla alla fine. Pensiamo al compito o alla responsabilità che ci pesa di più, o ai momenti della giornata in cui sprechiamo più tempo.
Il video è molto concreto e ironico quando menziona il tasto “Snooze” come arma mortale per dominare la volontà dei giovani. Ciascuno di noi deve scoprire quale sia il tasto da eliminare dalla vita, per potersi donare e sacrificare un po’ di più per la santità, per essere generoso come il Signore Gesù, pronto e deciso per svolgere quello che deve fare nel momento in cui deve farlo.