E voi, anche voi avete un "campo base" nella chiesa della vostra parrocchia, dove sapete di poter lasciare in libertà vigilata i vostri bimbi piccoli? E temete i rimbrotti di qualche zelante fratello? E se invece vi sorprendesse qualcuno con un sincero, inatteso incoraggiamento?
di Zelia Pastore
Vangelo di oggi, le tentazioni di Gesù nel deserto (Mt 4,1-11). Arrivo in chiesa 49 secondi prima dell’inizio della messa: un record. Mi dirigo sfrecciando con il passeggino nel CAMPO BASE, ovvero un’ala di fianco all’altare dove la bambina può camminare senza essere vista da tutta la platea di fedeli compostamente seduti. Nel frattempo, non so come, lei è già riuscita a togliersi le scarpe. Scende dal passeggino, mentre io passo al radar i miei compagni di panca: qualche signore dormiente, un gruppetto di adolescenti, delle famiglie con figli grandi. Non male, potrebbero essere clementi. Finita la mia ricognizione bellica, la messa inizia. Sistemo tutti gli animaletti e i libretti ORDINATAMENTE sulla sedia davanti alla nostra postazione, sperando che almeno per la prima lettura catturino il suo interesse.
Grazie ad una signora anziana che si presta al gioco del “cucù” da dietro la panca, arriviamo indenni fino al Vangelo. Ed è lì che mi accorgo di aver lasciato a casa LEI, la giraffa Sandy, ovvero il gioco preferito. Mentre inizio, compostamente, a sudare freddo, inizia anche la predica.
..siamo in tempo di Quaresima: tradizionalmente siamo portati a pensarlo come ad un periodo di penitenza e sacrificio, con i famosi fioretti, ed è certamente importante ribadire questo concetto. La quaresima è sì un periodo di penitenza e fioretti ma io penso ancor di più che la quaresima sia un tempo di grazia, e dunque un tempo propizio.