In che modo l’esempio dei pastorelli ci può influenzare in questo periodo di conversione?“Il messaggio di Fatima ci offre una vera pedagogia per vivere” il tempo di Quaresima, ha dichiarato il rettore del Santuario di Fatima, padre Carlos Cabecinhas, nella sua omelia del 10 marzo a Cova da Iria (Portogallo).
Il sacerdote ha tratto spunto dal Vangelo della prima domenica di Quaresima, che parla dei 40 giorni in cui Gesù è stato nel deserto ed è stato tentato dal diavolo, per ricordare due elementi centrali del Messaggio di Fatima da vivere in modo speciale in Quaresima: la conversione e la preghiera.
Padre Cabecinhas ha ricordato che nelle apparizioni dell’angelo nel 1916 e in quelle della Madonna nel 1917 “la conversione ci viene presentata come essenziale”, e in tutte le apparizioni è presente “un appello alla preghiera”.
“Sono le due vie che ci presenta il Vangelo” per “convertire la nostra vita” a esempio di Gesù Cristo, ha sottolineato secondo quanto riporta il sito del Santuario di Fatima.
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Nella sua omelia, il rettore ha avvertito che “le tentazioni che Gesù ha dovuto affrontare nei 40 giorni di deserto non sono tanto diverse da quelle sperimentiamo e dobbiamo combattere noi”.
Gesù, ha aggiunto, “non si lascia sedurre dall’avere o dal potere e non prescinde dal seguire la volontà di Dio, che determina le sue scelte”.
“Dietro tutte le tentazioni c’è sempre il primato di Dio nella nostra vita, il posto che Gli diamo, il rapporto che abbiamo con Lui, ed è in questo rapporto che si gioca la nostra vita di cristiani: se vogliamo stare con Lui o cedere alle tentazioni del mondo”.
In questo modo, ha segnalato, il tempo di Quaresima “ci viene offerto come momento favorevole alla conversione, per esaminare le nostre scelte alla luce di quelle di Gesù”.
In questo senso, ha esortato ad essere “sinceri: nonostante la nostra volontà sincera e genuina, continuiamo a trovare alcuni aspetti che hanno bisogno di conversione”. Per questo, ha suggerito un itinerario basato su “due vie” presentate dal Vangelo: “l’ascolto della Parola di Dio e la preghiera più assidua e intensa”.
Padre Cabecinhas ha anche ricordato “l’esempio di vita dei santi pastorelli”, da seguire in Quaresima “perché ci sfida in questo tempo”.
“Nella loro vita troviamo la necessità di non peccare, di pregare, di consolare Dio, di riparare ai peccati del mondo”, ovvero “troviamo i mezzi di conversione a cui ci invita la Quaresima”.
“Approfittiamo di questi 40 giorni per pregare di più e meglio”, ha concluso.