“Per me è chiuso qui”, dice il parroco di un paesino in provincia di Asti che ha subito il furto. Nessuna denuncia ai malfattori
Folgorati non sulla biblica via di Damasco ma più prosaicamente su quella di San Damiano (d’Asti). Una strada vera e propria con tanto di indirizzo come meta, ovvero la casa parrocchiale. È quella che hanno percorso i ladri per restituire a don Antonio Cherio 700 euro, pochi giorni dopo averglieli sottratti con un furto.
Il parroco ringrazia e chiude nel silenzio l’episodio di cronaca che lo aveva visto vittima, con il portafogli che gli era stato indebitamente sottratto e nel quale custodiva parecchio denaro in contanti (La Stampa, 9 marzo).
Il “Nastro d’Argento”
700 euro che don Antonio custodiva per la gestione del concorso canoro “Nastro d’Argento” in programma al Cinema Teatro “Cristallo” del paese . Il concorso di voci nuove, con la regia del parroco, è arrivato alla trentunesima edizione nella cittadina del Monferrato.
Era stato lo stesso parroco a raccontare del furto domenica 3 marzo, a messa. «Speravo che i ladri potessero ravvedersi e magari tornare sui propri passi», aveva spiegato don Antonio durante l’omelia.
Un fatto che aveva fin da subito indignato non solo i parrocchiani ma l’intera collettività: oltre all’aspetto legato alla sicurezza vi era il bersaglio scelto dai malviventi.

La riconsegna
Don Antonio, però, non si aspettava di cogliere nel segno e invece qualche giorno fa qualcuno ha bussato in canonica e consegnato il portafoglio e i contanti rubati.
«Non so chi siano i ladri e perché abbiano deciso di restituire tutto. Non ho parlato con nessuno di loro. Ho semplicemente ritrovato il portafogli in canonica e per me la questione è chiusa qui», afferma il sacerdote (La Repubblica, 9 marzo).