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La fotografa che vuole salvare vite umane nel modo più bello che si possa immaginare

ANGELA FORKER

Precious Baby: Newborn Photography by Angela Forker | Facebook | Fair Use

Anna O'Neil - pubblicato il 28/02/19

“Ho recitato la preghiera più folle...”

Quando Angela Forker ha iniziato a scattare fotografie al suo nipotino appena nato, non si sarebbe mai aspettata che le sue immagini sarebbero finite in tutto il mondo, ma come ha raccontato nel

che ha pronunciato a gennaio in occasione della Marcia per la Vita nello Utah (Stati Uniti), Dio ha altri progetti:

“Una coppia della nostra chiesa aveva una bambina in condizioni molto gravi”, ha affermato. “La coppia era stata consigliata di abortire visto che la piccola probabilmente non sarebbe sopravvissuta alla gravidanza e quasi sicuramente non al parto. I suoi genitori hanno deciso di accettarla comunque. Volevano solo stringerla tra le braccia e farle sapere che era amata”.

La Forker ha scattato delle foto per quella famiglia, e ispirata dalle immagini di Adele Enersen ha sviluppato laBaby ImaginArt, che funziona particolarmente bene con i bambini con necessità speciali, visto che devono solo stare fermi nella scena che lei crea ed essere fotografati dall’alto.

L’esperimento è andato così bene che la Forker voleva andare oltre: “Mi sono ritrovata a pregare dicendo: ‘Dio, voglio fare la differenza in questo mondo’. Sembrava un po’ strano, ma ho aggiunto: ‘Dio, ti offro questo dono della fotografia a cui mi sono dedicata da poco’. Ed è stato come se mi dicesse: ‘Posso usarlo’”.

“Ho pensato a tutti quegli splendidi bambini che vengono abortiti e ho recitato la preghiera più folle. Ho pregato che la mia fotografia potesse salvare delle vite”. “So che è una preghiera davvero pazza”, ha detto ridendo.

Il suo lavoro, però, ha iniziato a richiamare l’attenzione.

“Solo un paio di mesi dopo l’avvio del progetto, sono stata chiamata dal nostro ospedale di zona e mi è stato chiesto se potevo esporre le mie fotografie lì. Quando le donne incinte hanno qualche problema in quell’ospedale, vengono indirizzate a questa clinica perinatale, e mentre stanno lì sedute chiedendosi se dovrebbero abortire il loro bambino vedono queste splendide fotografie alle pareti e capiscono che c’è speranza, e che quel bambino darà loro gioia”.

Le immagini richiedono più di 20 ore per essere realizzate, e la Forker trova il tempo per fare questo lavoro gratis.

In che modo The Precious Baby Project sta salvando delle vite?

Tutto riguarda il fatto di aiutare i genitori che hanno ricevuto una diagnosi prenatale poco rassicurante per il loro bambino a non avere tanta paura. La Forker dice di voler mostrare “quelli che chiamo amorevolmente i loro ‘accessori’”. La sua fotografia sottolinea, più che nascondere, le apparecchiature mediche dei bambini – tubicini, caschetti, fili, ecc., come per dire “Non c’è niente del vostro bambino che non dovrebbe essere celebrato. Tutto ciò che riguarda quel bambino è perfetto”.

La Forker ha fotografato bambini la cui diagnosi li faceva rischiare di essere abortiti: piccoli con sindrome di Down, trisomia 13, spina bifida, condizioni terminali e altro.

“Ci sono molti modi in cui possiamo fare la differenza”, dice. “Per me fare la differenza significa usare i miei doni, il mio cuore, le mie opere d’arte per cambiare il cuore della gente. Ciascun bambino è splendido. Ciascun bambino è prezioso. Ciascun bambino merita vita e amore”.

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