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Come una chiesa rinascimentale di Milano sembra più grande delle sue dimensioni reali

Santa Maria presso San Satiro church

Public Domain

V. M. Traverso - pubblicato il 28/02/19

Per un effetto ottico progettato dall'architetto Donato Bramante

La cattedrale gotica di Milano è probabilmente il simbolo più noto a livello universale dell’architettura cattolica dell’Italia nord-occidentale, ma pochi sanno che a qualche minuto di cammino dal celeberrimo Duomo c’è un gioiello architettonico che inganna i visitatori da secoli.

La chiesa di Santa Maria presso San Satiro, più comunemente nota come San Satiro, venne commissionata dal duca Gian Galeazzo Sforza, che voleva erigere un luogo di adorazione sul sito in cui sorgeva un antico santuario cattolico in onore di San Satiro, confessore ufficiale del santo patrono di Milano, Sant’Ambrogio.

La costruzione iniziò nel 1471 sotto la supervisione dell’architetto rinascimentale Donato Bramante, che in seguito progettò la basilica di San Pietro insieme a Michelangelo e ad altri architetti italiani di spicco.

Bramante progettò originariamente la chiesa con una struttura a croce latina, con un’abside profonda 9,7 metri. Le autorità milanesi non diedero però i permessi necessari per costruire un edificio di quelle dimensioni. Bramante, che come molti suoi contemporanei padroneggiava l’arte della prospettiva lineare, la prese come una sfida, decidendo di mantenere il progetto originale ma di “farlo entrare” in un decimo dello spazio che aveva progettato. Per farlo ricorse a un trucco visivo: dipinse la volta con un effetto “trompe-l’œil”, un’illusione ottica che può far sembrare che uno spazio bidimensionale abbia invece tre dimensioni.

È per questo che l’abside di 97 centimetri sembra misurare 9,7 metri quando visto dall’ingresso della chiesa. È solo quando ci si avvicina alla zona dell’altare che si riescono a percepire le dimensioni reali, e quindi i visitatori più frettolosi scappano via senza aver colto il trucco di Bramante.

Al di là delle illusioni ottiche, San Satiro è assolutamente da vedere. Ospita un ritratto in terracotta del Cristo Morto di Agostino de Fondulis, considerato uno dei massimi esempi della scultura rinascimentale a Milano, ed è decorata con affreschi bianchi e dorati che trasformano una piccola cappella in un’ampia chiesa.

Per visitare San Satiro, si può scendere alla fermata della metropolitana Duomo e seguire le indicazioni per Via Torino. La chiesa è situata proprio ai numeri 17/19 di questa via. Non fatevi ingannare dall’aspetto austero. Dietro la massiccia porta lignea vi aspetta un gioiello unico dell’architettura rinascimentale.

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