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Mons. Scicluna al Summit in Vaticano: “Mai più coperture, selezionare vescovi che non abbiano macchie”

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 21/02/19

Dura anche la relazioni del cardinal Tagle: «Le ferite alle vittime sono state inflitte anche da noi vescovi»

Dopo il breve indirizzo di saluto con cui Papa Francesco ha aperto, in Vaticano, il summit sugli abusi sessuali su minori da parte dei membri del clero, sono arrivate due relazioni molto dure e mirate sulla mala gestione dei casi di abuso.

La prima del Cardinale Luis Antonio Tagle, Arcivescovo di Manila che ha riconosciuto, senza giri di parole, che «le ferite alle vittime sono state inflitte anche da noi vescovi».

Basta protezioni agli abusatori

«La mancanza di risposte – ha aggiunto il porporato filippino – da parte nostra alla sofferenza delle vittime, fino al punto di respingerle e di coprire lo scandalo, al fine di proteggere gli abusatori e l’istituzione ha lacerato la nostra gente, lasciando una profonda ferita nel nostro rapporto con coloro ai quali siamo inviati per servirli».

«E’ necessario – ha sottolineato ancora il Cardinale Tagle – farsi carico dell’aiuto nei confronti delle vittime invece di schierarsi a favore degli abusatori» (Acistampa, 21 febbraio).

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Le candidature dei vescovi

Nella seconda relazione ha rincarato la dose monsignor Charles J. Scicluna, arcivescovo di Malta, segretario aggiunto della Congregazione per la dottrina della fede, è uno dei membri del Comitato organizzativo dell’incontro su “La protezione dei minori nella Chiesa”.

Riconoscendo la gravità degli abusi commessi, ha puntato l’indice sui vescovi e futuri sacerdoti: un processo più attento nella selezione di entrambi. Sopratutto i primi, che hanno il compito di vigilare nelle loro diocesi, devono essere selezionati in modo più rigoroso. Mai più pastori diocesani che coprono e occultano i loro sacerdoti. Mai più pastori diocesani con macchie già subite durante la loro carriera sacerdotale.




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La carriera di McCarrick e le sue “macchie”

Non lo ha mai citato ma è evidente il riferimento a casi come quello di Theodoro McCarrick, l’ormai ex arcivescovo di Washington dimesso dallo stato clericale da Bergoglio: nella sua carriera si registravano macchie di abusi già quando era sacerdote, ma nonostante è riuscito a scalate i vertici della chiesa americana.

Seguire con più attenzione i propri sacerdoti

«Vi esorto – ha aggiunto Scicluna sempre rivolgendosi ai vescovi – a rinnovare il vostro senso di responsabilità davanti a Dio. Vi chiedo di essere attenti alla vita morale e spirituale di ognuno dei vostri sacerdoti, essergli vicini, ascoltare le loro preoccupazioni, sostenerli nei momenti difficili».


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