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Sapete qual è la patrona delle vittime di abusi infantili e bullismo?

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Maria Paola Daud - pubblicato il 21/02/19

Una giovane francese deforme e maltrattata dalla sua famiglia

Chi non crede dirà che Santa Germana Cousin è stata un’adolescente triste e infelice per via della sua vita caratterizzata da sofferenze costanti, ma chi ha fede confermerà che questa santa è stata una grande testimone della crocifissione e resurrezione di Cristo.

Germana nacque nel 1579 a Frouzins, un piccolo villaggio vicino a Tolosa (Francia), in una famiglia modesta.

Aveva una deformazione congenita al braccio destro e una costituzione debole per via della scarsa alimentazione. Quando era molto piccola si ammalò di scrofolosi, una malattia che le lasciò il volto sfigurato per tutta la vita.

Rimase orfana di madre poco dopo la nascita, e il padre si risposò con una donna che si prendeva ben poca cura di lei. Tutti provavano vergogna per il suo aspetto, e la mandavano a pascolare le pecore e a dormire con loro nella stalla.

Si nutriva di pane e acqua e curava con dedizione il suo gregge, attività che abbandonava solo per andare a Messa. Quando lasciava solo il gregge, chiedeva a Dio di vegliare su di esso. Tutti gli abitanti del paese si chiedevano com’era possibile che nessuno dei suoi animali si fosse mai perso o fosse stato attaccato dai lupi.

Per arrivare in chiesa doveva attraversare un piccolo fiume. Un giorno questo era straripato, e i contadini videro aprirsi le acque e Germana che lo attraversava senza bagnarsi minimamente i vestiti.

Nella solitudine campestre trovò Dio. All’ora dell’Angelus, Germana si inginocchiava per pregare, anche nella neve o nel fango. Pregava sempre per la matrigna e i fratellastri, anche se non facevano altro che maltrattarla.

Trovava anche il tempo per insegnare il catechismo ai bambini poveri, analfabeti e affamati, all’ombra di un albero.

Una volta prese da casa un po’ di pane e lo mise nel grembiule per darlo poi a quei bambini. La matrigna, sospettosa, la seguì con un bastone per picchiarla. Quando Germana aprì il grembiule caddero dei bellissimi fiori, anche se era pieno inverno. Disse quindi alla matrigna: “Per favore, madre, accetta questi fiori. Dio te li manda come segno del suo perdono”.

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Germana morì un giorno d’estate del 1601, ad appena 22 anni. Il padre la trovò nella stalla.

Il popolo accorse in massa al suo funerale, visto che la sua fama di santità si era ormai diffusa.

Venne sepolta nella chiesa, accanto al pulpito, senza alcuna identificazione. Nel 1644 vennero effettuati degli scavi per seppellire una parente di Germana, e il suo corpo fu trovato intatto.

Perfino gli abiti, la ghirlanda e il cero erano perfettamente conservati. La cicatrice sul collo e la mano deformata erano ben visibili, e quindi gli abitanti la riconobbero subito. Ben presto iniziarono a verificarsi dei miracoli accanto al suo corpo venerato.

Nel 1867 Papa Pio IX l’ha proclamata santa. Nel villaggio di Pibrac c’è oggi una basilica eretta in suo onore.

Santa Germana è la patrona dei bambini che subiscono abusi infantili e bullismo.

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