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Corso prematrimoniale, messa e preghiere su Facebook: l’iniziativa della diocesi di Livorno

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P Deliss / Godong

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 20/02/19

La "linea digitale" del vescovo fa breccia: è boom di richieste ai servizi offerti dalla parrocchia virtuale

Coppie ma anche qualche single. Persino una suocera insieme alla nuora. Seduti sui divani dei loro salotti, tutti collegati con i loro computer o con i loro smartphone tramite Skype.

Dalle loro case e da ogni angolo della città per oltre un’ora, dopo cena, attorno alle 20.30, entrano dentro la “Parrocchia Virtuale della Diocesi di Livorno” – base operativa la sala Piccioni della sede di via del Seminario – una pagina facebook aperta dal vescovo Simone Giusti con don Paolo Razzauti qualche mese sta andando alla grande.

Il corso prematrimoniale

Riuniti sul grande schermo da 60 pollici, anche se fisicamente lontani, per saperne di più sulla vita di coppia: ossia amore coniugale in tutti i suoi aspetti, ovviamente dal punto di vista della Chiesa.

Pienamente umano, totale, fedele, fecondo”. Siamo alla prima lezione, quella introduttiva. Il corso, tenuto dal professor don Simone Barbieri, tra l’altro esperto di bioetica, proseguirà fino al 19 marzo. E il corso, anche se non sostituisce i tradizionali corsi prematrimoniali, certo può integrarli. Non a caso lo sta seguendo una coppia che abita in Capraia. Si sposeranno nei prossimi mesi e almeno per ora non hanno la possibilità di “prepararsi” sull’isola,

Così intanto si uniscono al gruppo di don Barbieri, quasi venti persone per ora ma altre le richieste stanno arrivando (Il Tirreno, 17 febbraio).

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Boom

Il corso sull’amore coniugale del resto è l’ultimo servizio, in ordine di apparizione, offerto da questa Parrocchia Virtuale della Diocesi di Livorno che in pochi mesi ha fatto il boom sul web tanto da spingere la stessa diocesi a creare, oltre all’originario profilo subito “saturato” dalle richieste di amicizia, una pagina pubblica.

La pagina della Parrocchia Virtuale infatti offre una serie di “servizi” che i fedeli virtuali stanno mostrando di gradire assai.




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L’esorcismo

Prendiamo il post “Sos Esorcismo”: «La Parrocchia virtuale vuole offrire un aiuto anche sotto questo aspetto ai fedeli che lo richiedono. Scrivendoci un messaggio in privato potremmo valutare insieme a dei sacerdoti se ci sia un bisogno reale del sacerdote esorcista». Pare che in molti scrivano, chiedendo proprio un aiuto di questo tipo, «anche troppi» commentano i curatori della pagina fb.

Spesso, purtroppo, le persone che per svariati motivi si rivolgono a maghi e cartomanti restano profondamente segnate e chiedono poi aiuto a preti esorcisti per superare quel disagio interiore che li accompagna e che spesso rende la loro vita un inferno: il servizio della parrocchia virtuale serve proprio ad affrontare questa problematica (Il Telegrafo, 25 gennaio).

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Messa on line

Anche la suggestiva messa online è seguitissima, “va in onda” dal monastero del Carmelo (zona sud della città), in via eccezionale i fedeli possono godere anche del saluto della madre superiore delle suore di clausura.

Richieste di preghiera

Ma ciò che più piace ai fedeli di Facebook è la possibilità di inviare le “richieste di preghiera”. Tante di queste richieste sono pubbliche – proprio come quelle scritte a mano e attaccate ai ceri votivi – e vengono inserite nei commenti, proprio sotto al post del “Monastero Invisibile”. Si chiede alle suore di pregare per la propria famiglia, per la salute di qualcuno o in memoria di qualcuno, per trovare lavoro al figlio ma anche perché qualcuno di casa trovi l’anima gemella (Il Tirreno, 18 febbraio).


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