Per molti secoli, i cattolici hanno celebrato una stagione penitenziale speciale concentrandosi su un aspetto spirituale specificoOltre alla Quaresima, che inizia 40 giorni prima della Pasqua, i cattolici osservavano tradizionalmente un periodo “pre-quaresimale” che inizia con quella che è definita Septuagesima.
Questa tradizione liturgica deriva dal termine latino che significa “settantesima” (70 giorni prima della Pasqua), e inizia la nona domenica prima di Pasqua. Viene classificato come un periodo “pre-pasquale” ed è incluso nel ciclo orientale del calendario liturgico usato dalla Messa latina tradizionale e dalle comunità dell’Ordinariato.
La pratica risale almeno all’VIII secolo, e viene celebrata nelle tre domeniche che precedono l’inizio della Quaresima, chiamate Septuagesima, Sexagesima e Quinquagesima, dal latino a indicare il 70°, il 60° e il 50° giorno prima della Pasqua, nell’antico costume di contare una settimana come se fosse composta da 10 giorni.
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Secondo il classico devozionale medievale Legenda Aurea, una delle ragioni della Septuagesima è quello di commemorare “i 70 anni che i figli di Israele hanno trascorso in cattività a Babilonia, quando hanno appeso le loro cetre dicendo: ‘Come cantare i canti del Signore in terra straniera?’”
“L’epoca della cattività e dell’esilio dei figli di Israele rappresenta anche il tempo del nostro pellegrinaggio”.
In questo periodo, l’anima deve “lavorare nella vigna dell’anima, potando vizi e peccati; nella corsa della vita presente deve correre compiendo opere di penitenza, e deve poi lottare lealmente contro tutte le prove del demonio. Se seguirà questa prescrizione riceverà una triplice ricompensa, perché il lavoratore riceverà il salario giornaliero, chi corre il premio e chi lotta la corona”.
Se questo periodo speciale pre-quaresimale non compare più nel calendario generale della forma ordinaria, dovrebbe fungere da segnale d’allarme per la Quaresima imminente, esortandoci a preparare il nostro cuore per questo importante periodo dell’anno liturgico.
In questo mondo siamo in esilio spirituale, e la Quaresima ci esorta a impiegare tutta la nostra energia per tornare a Dio con tutto il nostro cuore.