Oggi più che mai il padre e la madre devono dimostrare autorevolezza e coesione per non condannare i figli ad un'eterna adolescenza
Un recente libro del professor Massimo Ammaniti dal titolo: “Adolescenti senza tempo” (Raffaello Cortina Editore) affronta la delicata tematica dell’odierna adolescenza alla luce delle rapide trasformazioni socio-culturali intervenute nella società occidentale e i suoi riflessi nella realtà delle famiglie, cercando di offrire degli spunti utili ai genitori per comprendere ed interagire meglio con i loro figli, aiutandoli così nella loro ricerca dell’identità adulta.
SOS: pubertà in arrivo!
Quando i figli e le figlie entrano nella pubertà, cambia lo scenario della loro esistenza, ma contemporaneamente anche quello di tutta la famiglia. Papà e mamma assistono sorpresi, e spesso un po’ spaventati, al fatto che il loro bambino, la loro bambina si trasforma, spesso tumultuosamente, davanti ai loro occhi: non sono più quelli di prima, quando nell’infanzia si era creata una rassicurante intimità fisica fra genitori e figli, il cui corpo era percepito quasi come un’estensione di quello degli adulti. Con la pubertà si viene a determinare un progressivo aumento della distanza fisica oltre che emotiva fra di loro: agli occhi dei genitori il corpo del figlio appare ora quasi estraneo e, specie all’inizio, stentano a riconoscerlo in quanto non corrisponde più a quello a cui rivolgevano la loro protezione e tutte le loro premure. Anche per i figli inizia il momento dello sconcerto e dell’apprensione per un corpo che comincia a dare segnali che non si è abituati ad interpretare, e ad esplodere di una prorompente energia che non si è in grado di controllare. Un’immagine che può rendere in qualche modo questo vissuto è quella del principiante che inizia ad imparare a guidare, pervaso da un misto di timore ed eccitazione di fronte alla potenza del motore che ha fra le sue mani ed i suoi piedi.
La pubertà dei ragazzi di oggi inizia prima di quella dei loro nonni e degli stessi genitori, se pensiamo che all’inizio del XX secolo cadeva intorno ai 16-17 anni mentre attualmente prende avvio dagli 11-12 anni. A questa accelerazione dello scatto puberale hanno contribuito l’alimentazione più ricca di proteine, il migliore tenore di vita in generale e l’aumentato livello di istruzione, a significare come i processi biologici e la maturazione stessa del cervello risentano fortemente delle caratteristiche socio-culturali dell’ambiente in cui si vive. Ai tempi dei nonni, ma anche di genitori non giovanissimi degli attuali adolescenti, la società prevedeva dei “rituali di passaggio” collegati alla pubertà che aiutavano adulti e ragazzi ad affrontare questo complesso momento esistenziale. Infatti i maschi indossavano da bambini i “calzoni” corti, alla pubertà i pantaloni alla zuava fino al polpaccio, per arrivare a vestire i tanto desiderati pantaloni lunghi con l’ingresso nell’età adulta. Analogamente per le femmine si passava dai calzini di cotone dell’infanzia, alle calze di seta dell’inizio della pubertà, ed infine a quelle di nylon che segnavano l’avvenuta maturazione sessuale. Oggi la società non prevede rituali di passaggio,e per gli adolescenti questo aumenta le difficoltà ad affrontare questa fase dello sviluppo.
Genitori avvisati … ma per niente attrezzati
Per cogliere meglio la prospettiva dei genitori in questo frangente, il seguente passo dell’autore risulta illuminante:
Dopo una vita di condivisione quotidiana, i genitori hanno la certezza di conoscere i propri figli, di poter intuire i loro umori e guidare il loro carattere. Sanno che cosa aspettarsi, perlomeno hanno sempre creduto di saperlo, ed è stato così per molti anni. Sanno che la bufera è alle porte, che arriverà a sconvolgere i rapporti dentro la famiglia, trasformando il clima che si respira ogni giorno. Nelle occasioni in cui si incontrano con altri genitori, capita spesso che qualcuno paventi l’arrivo dell’adolescenza, e così vengono in qualche modo avvertiti. Sanno che succederà e, nonostante la preoccupazione, pensano di poterla affrontare, di poter superare gli inevitabili scogli. E invece no. L’adolescenza dei figli è un evento improvviso e inquietante, al quale i genitori arrivano invariabilmente impreparati. Non c’è manuale che tenga: è un passaggio difficile da gestire, per i genitori e per i figli. Èsempre stato complicato, ma oggi questa transizione ha acquisito tratti speciali, inediti e a volte tempestosi. L’adolescenza irrompe, ed è come se introducesse d’un tratto proprio quella distanza tra genitori e figli che si erano illusi di non aver creato con i comportamenti degli anni passati insieme.