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La Quaresima senza carne rossa è troppo difficile? Ecco come facevano nel Medioevo

MEDIEVAL FEAST

PD

Zelda Caldwell - pubblicato il 14/02/19

Cosa si faceva per imitare la carne prima che esistesse il tofu

Gli attivisti ambientali hanno offerto a Papa Francesco una donazione di un milione di dollari a un’organizzazione caritativa a sua scelta se sarà vegano in Quaresima, per cancellare “il danno provocato alle persone e al pianeta dall’agricoltura animale”.

Il Papa può ovviamente astenersi dalla carne in Quaresima. In ogni caso, sembra probabile che rifiuterà di aderire alle richieste del gruppo, Million Dollar Vegans.

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POPE FRANCIS

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Ci sono tuttavia dei segni, se i post su Twitter sono indicativi, del fatto che rinunciare alla carne potrebbe essere la cosa più bella che i cattolici possono fare in questa Quaresima, presumibilmente non per i possibili effetti della carne sul riscaldamento globale (anche se non sono affatto esclusi), ma perché la carne è buona, e rinunciarci per 40 giorni è un vero sacrificio, adatto al periodo penitenziale che precede la Pasqua.

Per chi considera di unirsi a chi bandisce la carne rossa, ecco come facevano i cristiani medievali a privarsene in Quaresima e in altri giorni di astinenza dell’anno.

Le loro regole erano in realtà più rigide, perché in quei giorni non era ammesso alcun prodotto animale. Come vegani a intermittenza senza accesso al tofu, dovevano ricorrere a degli espedienti piuttosto creativi.

Imitare la pancetta

I cuochi creavano delle imitazioni della pancetta usando salmone con strisce “grasse” di luccio bianco.

Salsicce di delfino

Visto che i pesci, e ancor più i mammiferi acquatici, erano permessi, il delfino è diventato un comodo sostituto della carne.

Come indica Atlas Obscura, un libro di cucina di un convento di suore austriaco del XV secolo, come tradotto da Melitta Adamson, offre questo consiglio: “Con il delfino si possono preparare buoni piatti. Se ne possono ricavare ottimi arrosti… qualcuno ne fa anche salsicce”.

Code di castoro

Le code di castoro, come nel caso dei delfini, erano considerate parti di una creatura acquatica, e quindi un sostituto della carne in Quaresima. Un’immagine del Livre des simples médecines, scritto verso il 1480, mostra un castoro con un pesce come coda per illustrare questo concetto.

BEAVER TAIL; LENT
Public Domain

Uova finte

I libri di cucina medievali indicano le mandorle come ingrediente utile a sostituire il latte, realizzare dolci, rendere più dense le salse e perfino creare uova finte. Atlas Obscura nota che l’Harleian MS (1430 ca.) diceva di forare il guscio d’uovo a entrambe le estremità e poi riempirlo con un misto di mandorle colorato con zafferano per imitare il tuorlo.

Imitazione delle viscere di cervo

L’antico libro di cucina inglese The Form of Cury, compilato verso il 1390, conteneva una ricetta per i Noumbles of Deer, un piatto che richiede di realizzare un brodo con le interiora del cervo aggiungendo un po’ di aceto, cipolle e briciole di pane per fare una zuppa. C’è anche una ricetta per i Noumbles Quaresimali, che sembra suggerire di usare il sangue e la pancia di luccio, merluzzzo e anguilla per fare il brodo.

Falsi arrosti

Leopoldo Costa, sul blog Stravaganza, indica che “il pesce o la carne di gamberi, o le salsicce fatte con carne di delfino” erano spesso modellati per sembrare degli arrosti. Per ottenere un finto arrosto convincente, i cuochi lo coprivano con pan di zenzero macinato in precedenza fritto o arrostito. L’albume veniva usato per dare l’illusione del grasso.

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