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5 consigli di una psichiatra per dormire bene

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Pixabay

Dolors Massot - pubblicato il 06/02/19

È quella che viene chiamata “igiene del sonno”. Sono preparativi semplici per far sì che il riposo notturno sia efficace

Un dispiacere, una conversazione in tono aggressivo, qualcosa che ci ricorda la cattiva coscienza, la preoccupazione per la malattia di una persona cara, la nostalgia per qualcuno che è lontano… Le ragioni per le quali ogni giorno milioni di persone dormono male sono infinite. “Vado a letto all’ora giusta ma non riesco a dormire”, avrete detto più di una volta. E la sveglia non perdona, e quindi ci svegliamo stanchi.

Possiamo fare qualcosa per dormire meglio? Esistono dei rimedi per far sì che il sonno sia di qualità? La psichiatra Marian Rojas Estapé è sicura che ci siano, e nel suo libro Cómo hacer que te pasen cosas buenas propone 5 misure a mo’ di preparazione prima di andare a letto:

No ai dispositivi elettronici prima di dormire

Molti studi corroborano l’ipotesi per cui gli schermi fanno male al sonno. Uno studio realizzato su giovani tra i 16 e i 19 anni pubblicato nel 2014 sulla rivista British Medical Journal indica che l’uso di uno schermo (tablet, ipad, smartphone…) prima di andare a letto altera lo standard normale del sonno.

Perché questi apparecchi sono dannosi? Per la luce blu che emettono, che blocca la secrezione della melatonina, l’ormone del sonno.

Attenzione agli stimoli emotivi

La prima cosa che si deve fare è conoscersi e sapere quali cose alterano il proprio stato d’animo. Parlare con vostro figlio adolescente? Tirar fuori il tema di un debito pendente? Dal più flemmatico al più impulsivo, dobbiamo tutti sapere qual è il nostro limite e cercare di non esporci a emozioni che influiscono sul sonno.

Occhio agli ultimi pensieri prima di chiudere gli occhi

La dottoressa Rojas raccomanda di non pensare a tutto ciò che ci preoccupa quando siamo a letto. “Cercate di non ripensare a tutte le cose negative che sono successe durante la giornata o che potrebbero accadere il giorno successivo”, consiglia. “Concentratevi su qualcosa di gioioso e positivo che vi sia accaduto, o su qualcosa che vi fa sorridere”.

Da quest’ultimo punto di vista, c’è chi guarda video umoristici o familiari sullo smartphone. L’idea è buona, ma solo come spunto. La luce dello schermo non deve farvi tornare al punto 1.

Al di là di quello che suggerisce lo psichiatra, se avete delle convinzioni religiose, l’ultima parte della giornata è particolarmente importante per mettersi nelle mani di Dio. È un modo per riunire tutta la giornata in un paio di minuti e chiedere perdono per quello che non abbiamo fatto bene, adorare, rendere grazie per tutti i doni ricevuti (anche quelli di cui non siamo consapevoli o che non ci vengono in mente in quel momento) e chiedere aiuto per una nuova giornata in cui vogliamo essere persone migliori.

Questo aspetto è importante perché ci trascende e ci ricorda che le cose (positive o negative) non dipendono totalmente da noi o dalle nostre forze. Bisogna essere umili e realisti.

Adottare una routine sana

Create delle abitudini che vi preparino ad andare a dormire, di modo che il vostro cervello si disponga in “modalità relax”. Ad esempio, può servire una doccia tranquilla, struccarsi e applicare prodotti che piacciono (curarsi come non si riesce a fare al mattino), ascoltare musica adeguata, preparare e bere un infuso che non contenga eccitanti come la caffeina, meditare, pregare…

Dormire al buio

Spegnete qualsiasi tipo di luce, come quelle delle notifiche dello smartphone o il puntino rosso di certi apparecchi (televisione, caricabatterie…).

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