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Vivo un rapporto di dipendenza emotiva malsana?

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Cecilia Zinicola - pubblicato il 04/02/19

È possibile identificare i segni di una dipendenza amorosa malintesa per restaurare un rapporto stagnante e vivere una storia d'amore felice

La dipendenza emotiva tossica e malintesa può portare a sostenere rapporti squilibrati e
a grande sofferenza per paura della separazione. Servono maturità e dialogo per poter porre tempestivamente un freno a questo comportamento.

È importante chiarire che un amore puro e buono è dipendente, nel senso che la felicità di uno dipende dall’altro ed è frutto di una dedizione incondizionata, in cui ciascuno passa ad essere “dell’altro” senza perdere il proprio equilibrio emotivo e la sua libertà interiore.

Questa descrizione non si adatta ai segni più comuni di una dipendenza emotiva malsana in cui il rapporto è caratterizzato da lamentele, necessità di consiglio e approvazione costanti, mancanza di divertimento insieme, forte pressione a fare ciò che vuole l’altro, isolamento e paura della solitudine.

Le lamentele diventano una routine: In questo tipo di rapporto dipendente si reclama una presenza che l’altro non può offrire e viceversa, provocando conflitti continui che arrivano a estremi di discussione e violenza.

Si richiedono continui consigli: per prendere qualsiasi decisione della vita quotidiana, la persona che soffre di questa dipendenza ha bisogno dell’approvazione dell’altro in modo imperativo e urgente perché manca di fiducia in se stessa e nelle proprie capacità. Deve qualificare le sue opinioni prima di condividerle, non può parlare liberamente e si vergogna anche dei propri gusti.

Non si è felici nei tempi condivisi: sembra ovvio, ma quando c’è una dipendenza emotiva tossica la persona non gode della maggior parte del tempo che trascorre con l’altro. Nonostante questo, sente che dovrebbe rimanere com’è perché è “destinata” a stare con quella persona.

C’è pressione per fare qualcosa che l’altro vuole: che sia il vivere la sessualità nell’intimità o la vita sociale nei vari aspetti della vita, la persona sente di dover fingere costantemente di voler fare qualcosa per mantenere l’armonia, senza poter esprimere ciò che si vuole o piace davvero.

Non si riesce a concepire la solitudine: il fatto di avere un amore sano implica che le persone siano in grado di trascorrere del tempo da sole. Quando esiste una dipendenza emotiva tossica, si cerca di evitare a ogni costo la solitudine. Si teme una possibile rottura più che di perdere la persona amata.

Le paure superano l’amore: è del tutto normale provare a volte gelosia o preoccuparsi del fatto che qualcosa vada male, ma in un rapporto sano l’aspetto positivo supera ampiamente tutto questo. In un rapporto tossico, c’è molta più paura della perdita di qualsiasi altra cosa, e la frase costante è “Non posso lasciarlo, lo amo troppo”, o “Sono disperato al pensiero che non stia con me”.

Si mettono da parte aspetti importanti della vita: in un rapporto di dipendenza non c’è un impegno con la vita, ma ci si isola perché si ha una relazione. L’amore apre delle strade, genera legami, ma la dipendenza chiude la persona, che smette di fare cose che prima faceva, allontanandosi da familiari, amici o attività che piacciono.

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